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Galliani: “Falcao giocatore straordinario. Milan? Non ne parlo”

Donato Bulfon

Ecco le parole dell'ex amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ai microfoni di RMC Sport, sul Milan e la Serie A
00:53 min

Adriano Galliani, ex amministratore delegato del Milan, oggi Senatore della Repubblica Italiana, ha così parlato a RMC Sport, in occasione del premio Colantuoni-De Rosa: "Un'occasione molto bella per tornare a parlare di sport. Ho conosciuto l'avvocato Colantuoni negli anni '80, grande conoscitore di calcio, una brava persona, capace di mettere a segno colpi importanti. Come promuovere Marotta direttore sportivo".

Sul momento del Milan: "Mi dispiace per il momento, continuo ad essere un grande tifoso. Soffro come prima e preferisco non dire nulla sulla cessione di un anno fa. Al Milan auguro sempre il meglio. Un mio ritorno? Seguo soltanto la bandiera di Silvio Berlusconi, non sono un manager sportivo, ora penso alla politica".

Su Falcao: "Me lo ricordo molto bene, è super, un giocatore straordinario. Ma, ripeto, di Milan non parlo".

Sul campionato: "Buona stagione, in bilico fino alla fine. La Juventus è ad altissimi livelli, ma molto bene anche il Napoli. Le 4 italiane in Champions? E' stata una mia battaglia, è un successo per l'Italia, perché porta più interesse e più ricavi. Ci ho lavorato tanto con Agnelli".

Su Allegri: "L'ho scelto e voluto personalmente. A Cagliari gli ho detto che aveva il phisique du role per allenare il Milan. Alla Juventus ha fatto grandi cose, può allenare qualsiasi club, come anche il Real Madrid".

Su Ancelotti ed il Napoli: "Sono legato a Carlo, come persona e allenatore. E' una persona straordinaria che ha ottenuto meritatamente tutti i successi avuti, a Napoli farà bene. Ho già fatto i complimenti a Giuntoli. Negli ultimi anni i partenopei sono cresciuti moltissimo grazie a De Laurentiis e Sarri. Maurizio era una delle mie grandi passioni, lo sapete tutti, è stato vicino al Milan".

Su Balotelli: "Gli voglio bene. Per i numeri che ha doveva fare di più. Ora ha 28 anni, non è più un bambino e deve dimostrare il suo talento. Potenzialmente è un calciatore straordinario, gli serve ritrovare continuità. A Nizza ha fatto bene, vediamo dove andrà a giocare, ma in Nazionale farà bene".

Sulla FIGC: "Non voglio fare il tuttologo, mi auguro ogni bene possibile per il nostro calcio, ma non voglio dare suggerimenti a nessuno".

 

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