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Gattuso a Milan TV: “Battuto un maestro, ora testa al Genoa”

Gennaro Gattuso, Milan, Getty Images
Rino Gattuso ha analizzato Milan-Sampdoria, partita valida per la 10^ giornata di campionato, ai microfoni di Milan TV. Ecco le sue parole

Donato Bulfon

Dopo aver parlato ai microfoni di , l'allenatore del Milan Rino Gattuso si è concesso anche a quelli di Milan TV, questo il suo commento sulla prestazione della squadra, oggi in campo contro la Sampdoria: "Siamo riusciti battere un maestro, che con la sua squadra ci ha messo in difficoltà. Nei miei ho visto carattere, impegno e anche sotto 1-2 non avevamo paura di giocare. Andare sotto, per quello che abbiamo passato in questa settimana, non era facile, ringrazio tutti i miei ragazzi. Ora recuperiamo energie per mercoledì che sarà ancora più importante anche se in questi giorni stiamo subendo tanti infortuni".

Sul nuovo modulo: "Parlare solo del modulo è davvero riduttivo. Il calcio è bello perché tanti pensano che oggi si difendeva in un certo modo e invece non è così. Oggi avevamo Suso che faceva la mezzala in fase difensiva, lo stesso lavoro di Laxalt. Dopo l'1-1 ci ha messo in difficoltà Saponara perché ci imbucava sempre, poi faticavamo e loro palleggiavano bene. C'è ancora tanto da migliorare in fase difensiva ma ancora di più in fase d'attacco, però oggi ci sta tutto perché la Sampdoria è molto forte e noi sentiamo sempre una grande pressione. Giochiamo gara su gara e poi vedremo, siamo ancora sulla giostra con troppi alti e bassi però siamo ancora vivi e con grande spinta caratteriale. Un buon segnale, ma ora pensiamo già a mercoledì che è troppo importante".

Sull'importanza di Suso: "Non parlo dei singoli, non mi piace farlo. Elogiamo le sventagliate di Rodríguez di 60 metri, o tutti gli altri ragazzi che mettono qualità sempre. Io li ringrazio per tutto quello che fanno per me. Cerchiamo di essere più stabili, però siamo anche capaci di fare 3 gol alla Sampdoria che in tutto il campionato ne aveva subiti 4".

Sulla svolta: "Vediamo, servono sette gare così per avere la conferma di un cambiamento. Dobbiamo continuare a credere in quello che facciamo, stare sereni e voglio ringraziare il pubblico che non ha fischiato quando eravamo sotto e poi ci ha sostenuti. Tanto lo sappiamo già da noi quando facciamo stupidaggini, è inutile che fischino. Tanto poi il faccione lo mettiamo sempre dopo la gara. Se dopo la partita ci meritiamo i fischi, allora sono d'accordo. Ma prima cantiamo e incoraggiamo la squadra, non prima o a partita in corso".

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