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Gattuso a Sky: “Non è un caso non segnare con 21 tiri. Col 4-4-2 gli facevamo il solletico”

Gennaro Gattuso Milan
Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della clamorosa sconfitta contro il Benevento: le sue parole

Luca Fazzini

Al termine della sconfitta contro il Benevento, Gennaro Gattuso ha parlato ai microfoni di Sky: "Per giocare a calcio non basta saper giocare tecnicamente, ci mancano anima e voglia. Dopo il Napoli ci hanno fatto i complimenti, c'è grande involuzione, facciamo le cose a metà. Facciamo movimenti sbagliati. Con le due punte abbiamo fatto un casino pazzesco. Dobbiamo ritrovare l'umiltà in campo, il responsabile sono io. Durante la settimana non ho segnali negativi, ma poi in campo devo farmi una domanda e rispondermi se qualcosa non va".

Sull'involuzione: "L'intensità fisica manca, ero preoccupato dal Benevento. Esprimono un buon calcio, sanno cosa devono fare. Adesso è facile assumersi responsabilità, sapevamo a cosa andavamo incontro. Dobbiamo giocare con organizzazione tecnico-tattica, non possiamo interpretare ognuno a modo suo le partite. Dobbiamo lavorare e pedalare. E' facile venire qui a dire che siamo stanchi, anche gli altri lo sono. Possiamo interpretare le partite in maniera migliore".

Sulla partita: "Lo sviluppo è stato fatto bene, ma ogni tanto sembriamo una banda musicale, ci muoviamo al contrario. So che per gli attaccanti è difficile, mancano anche giocatori con certe caratteristiche come Calhanoglu. Tante volte è l'applicazione che non mi piace, oggi abbiamo fatto cose che non avevamo mai provato, siamo andati spessi in fuorigioco. Dobbiamo lavorare su questo, i giovani hanno pressione addosso perchè non riescono a fare gol. Abbiamo sofferto il loro palleggio, gli abbiamo lasciato campo, ma non è un caso che non fai gol nemmeno oggi con 21 tiri in porta".

Sul modulo: "Con il 4-4-2 gli abbiamo fatto il solletico, non li abbiamo pressati. Con Cutrone esterno nel 4-3-3 abbiamo fatto meglio. In questo momento la responsabilità è mia, bisogna essere obiettivi ed onesti. La scelta dei due attaccanti è mia".

Sull'Europa League: "Dobbiamo guardarci in faccia e capire qual è il problema. La questione è come interpretiamo le cose, non dobbiamo farle tanto per farle. Spesso dobbiamo aspettare di prendere la mazzata per reagire. Non basta saper giocare bene a calcio, serve di più. Ci vogliono applicazione e voglia, bisogna sentire l'odore sgradevole prima, non dopo. Oggi provo tanta amarezza, c'è grande vergogna".

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