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Gattuso a Sky: “Pensiamo all’Europa League. L’anno prossimo cambieremo poco”

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ai microfoni di 'Sky Sport'
Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport' dopo la gara del 'Meazza' contro il Napoli: le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport' dopo la gara del 'Meazza' contro il Napoli. Queste le dichiarazioni di Gattuso:

Sulla partita di oggi: “Sono soddisfatto per l'interpretazione della partita. Ci siamo difesi bene contro un Napoli così, mi è piaciuta la personalità. A partire da Donnarumma per finire con l'ultimo giocatore: questa è una partita che ci potrà servire per alzare l'asticella. A livello offensivo, per diventare una squadra forte, dobbiamo ancora migliorare. Ma concedere così poco, in difesa, ad un Napoli così, ci rende orgogliosi”.

Su Gianluigi Donnarumma: “Può diventare un grandissimo portiere. Ma non per la parata che ha fatto, quelle le fa sempre, ma per come ha interpretato il ruolo del portiere, che è cambiato. Oggi ha giocato bene con i piedi, ha giocato con grande serenità, ha dato tranquillità al reparto: sono contento di lui”.

Sulla possibile qualificazione alla Champions: “Dobbiamo continuare il nostro percorso. Abbiamo ragazzi giovani, siamo partiti male, anche io nella mia gestione, abbiamo perso punti per strada. Nelle ultime gare, contro Juventus, Inter e Napoli abbiamo dimostrato di valere qualcosa: sono partite che ti fanno crescere, ti danno la mentalità. La coperta è un po' corta, ma i ragazzi mi ascoltano ed è già una grande vittoria. Champions? Molto difficile, pensiamo a qualificarci all'Europa League, che dietro battagliano. E poi c'è la finale di Coppa Italia”.

Ancora sulla partita: “Il Napoli dovevi farlo correre, per prendere palla ti devi fare il segno della croce. Se per una squadra come il Napoli pensi di rubargli palla e ridargli il pallino del gioco sistematicamente prima o poi il gol lo prendi. A livello difensivo ci siamo comportati bene, una gara ben fatto. Quando parti dal basso, spesso, in panchina senti un brutto odore, ma va bene così. Il calcio è cambiato e se tante volte hai giocatori che sono in grado, con delle caratteristiche ben precise, che hanno il coraggio di giocare e la tecnica, preciso partire dal basso e prendermi qualche rischio”.

Sul modulo: “Avevo pensato di giocare gli ultimi 20' con due attaccanti, ma anche con il centrocampo a tre un paio di volte ci hanno imbucato. Quando giochi contro queste grandi squadre bisogna capire quanto puoi concedere loro e le devi rispettare”.

Sulla pianificazione della prossima stagione: “Siamo la squadra che ha giocato più in Italia, 50 partite ad oggi. Senza nulla togliere allo staff precedente, per come piace lavorare a me bisogna avere una base aerobica e fisica importante. La squadra cambierà poco. Kessié canta e porta la croce, ma bisogna riuscire a giocare da squadra e fare le cose da squadra, non possiamo chiedere sempre il raddoppio a lui. Questo è ciò che intendo con la coperta corta: per un tipo di calcio bisogna prepararsi bene e fare tutto alla perfezione”.

Su Pepe Reina: “Ho visto bene Gigio Donnarumma. Reina se arriverà e quando arriverà lo accoglieremo a braccia aperte e con i festeggiamenti. Donnarumma può diventare il portiere più forte al mondo, ma deve fare qualcosa in più. Ha il potenziale per farlo, sta a lui”.

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