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In una stagione di gioie e dolori, il vincitore - in casa rossonera - è sicuramente Gennaro Gattuso: ci ha sempre messo la faccia, ha preso una squadra allo sfascio e l'ha portata in finale di Coppa Italia e al sesto posto in campionato, accarezzando per qualche settimana anche il sogno Champions League. Rino si è concesso qualche giorno di vacanza in Calabria, ma punta già dritto verso la prossima stagione. Come riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, infatti, il tecnico è al lavoro già dal giorno dopo la vittoria sulla Fiorentina. L'obiettivo iniziale era programmare la prossima stagione, dalla tournée negli Usa al mercato, ma la doccia fredda arrivata da Nyon ha rallentato (o meglio, congelato) tutto. Gattuso, tuttavia, sta già lavorando per arrivare al raduno del 9 luglio con un'identità definita. La speranza è che la sentenza dell'Uefa non getti scompiglio nello spogliatoio. "Per chi arriverà al Milan, la parola chiave deve essere 'noi', la parola 'io' non mi piace. Chi viene deve sapere che rappresenta una società gloriosa e che arriva in un gruppo forte per fare il salto di qualità. In questi mesi l'arma in più è stata la squadra, la voglia, la mentalità. Chi arriverà dovrà avere questa mentalità, ne abbiamo bisogno".
Intanto, per Rino è pronta la missione in Russia. "Andrò al Mondiale, non per vedere le partite, ma i giocatori". Tanto quelli altrui, quanto i suoi, come la coppia di attaccanti: "Spero che André Silva e Kalinic si rilancino, sono sicuro che arriveranno a questo Mondiale in grande condizione. Sono un patrimonio del club, tutti li danno in uscita ma noi ce li teniamo stretti". Sul mercato, invece, la situazione è nota: "Ultimamente siamo bloccati, ma Fassone e Mirabelli si occupano di quello. Ormai lo sa anche mio figlio cosa c'è da fare: speriamo di portare a casa giocatori importanti, dobbiamo rafforzare la squadra". Un rinforzo che deve partire da una base importante: "L'asticella si deve alzare sin dal primo giorno. Per questo serve voglia e non accontentarsi mai. Mi aspetto qualcosa anche da me e da chi lavora con me perchè qualche errore lo abbiamo commesso, ma in generale mi aspetto di più da tutti. E' stata una stagione molto difficile, nei miei sei messi abbiamo fatto cose belle e cose brutte, ma la base c'è".
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