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Intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari, ecco le parole del tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, sulla prestazione e il futuro dei rossoneri.
Sulla partita: "Nelle ultime gare siamo i ragazzi erano in salute, ma quello di Cagliari sappiamo che era un campo dove è sempre difficile giocare. Le difficoltà potevano essere molte, loro hanno giocatori interessanti, la squadra gioca stretta con intensità e con i cross possono fare male. Sapevamo che era una partita molto difficile”.
Sulla crescita: "Siamo una squadra, lo dimostra il fatto che ho chiesto anche alla società di non fare nulla sul mercato. La società mi aveva anche messo a disposizione di poter fare qualcosa. Ho detto che stavo bene, non perché non volevo far spendere denaro ma perché questa è una squadra giovane, tantissimi giocatori possono esprimere qualcosa che non si è visto. Il mio dovere è metterli nelle condizioni di rendere al massimo. Dobbiamo pensare partita per partita, siamo ancora brutti, la classifica non dobbiamo guardarla. Ci sono tanti miglioramenti da fare ancora. Nel primo tempo abbiamo espresso buon calcio, Kalinic ha giocato bene. La cosa che mi rammarica di più è che siamo una delle squadre che tira di più verso la porta ma dobbiamo migliorare sotto l’aspetto della finalizzazione”.
Su Donnarumma e Cragno: “Per tantissimi anni Magni è stato allenatore di Cragno al Brescia e si vede. A livello di metodologia del lavoro sono similari anche se Cragno ha meno fisicità di Gigio. Facciamo i complimenti a Magni perché si vede la sua mano”.
Sulla preparazione della gara: “Se andiamo a vedere le ultime cinque partite la tattica del Cagliari è questa, l’abbiamo preparata così. Oggi le nostre mezzali hanno fatto un grandissimo lavoro perché sui centrali uscivamo sempre al momento giusto”.
Sul Milan di Gattuso: “Sinceramente non riesco a capire cosa sia. Si sta vedendo il Milan di un allenatore giovane che ha fatto carriera in C in B in giro per l’Europa non con poca esperienza, perché sono cinque anni che alleno, ma non sono un allenatore di prima fascia. Questa è una squadra che sa giocare a calcio, sono contento perché la cosa che più mi rende orgoglioso è il fatto di avere uno staff giovane ma questi giocatori sono sempre sul pezzo e disponibili. Temevo che essendo lo staff giovane ci fosse qualche faccia a faccia, invece ringrazio i giocatori perché vedo grande disponibilità”.
Sul cagliaritano Barella: “Due anni fa lo volevo io Barella e giocava nel Como. È un giocatore molto interessante ma lo era anche due anni fa. È migliorato tantissimo e ha grandi margini di miglioramento, fa le cose a mille all’ora. Può ancora migliorare, è un giocatore da grandissima squadra”.
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