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Basta guardalo giocare per rendersene subito conto: Lucas Biglia è tornato il giocatore ammirato in Italia nelle scorse stagioni con la maglia della Lazio, abbandonando le vesti del giocatore spaesato, in ritardo di condizione e con poca fiducia nei propri mezzi visto nei primi mesi di Milan. Una trasformazione completa che ha giovato tanto a lui quanto al Milan, di cui è diventato titolare inamovibile, anche a scapito di Riccardo Montolivo rivelatosi sempre all'altezza quando è stato chiamato in causa. Ieri i due, vista l'assenza di Kessiè, hanno giocato assieme, ma a tenere le redini del centrocampo rossonero è stato il regista argentino che, davanti alla difesa, ha giocato una partita sontuosa.
Biglia ieri, contro la Sampdoria, ha recuperato cinque palloni, ha subito cinque falli, ma soprattutto ha corso tantissimo: 11. 786 KM e non lo ha fatto con il passo lento, quasi compassato, delle prime giornate di gara, ma è stato tra i giocatori più rapidi tra i 22 in campo, con una velocità media di 7.5 KM all'ora. Niente male per un 32 che molti, troppi, davano per finito anche e soprattutto alla luce dei tanti infortuni che lo hanno limitato. Troppi dicevamo, ma non Gennaro Gattuso che subentrato a Vincenzo Montella, ha messo il recupero di Biglia tra nella lista delle priorità. Il tecnico, oltre a lavorare intensamente sul ragazzo a Milanello, gli ha dato fiducia incondizionata schierandolo titolare sempre, anche quando veniva ripagato con delle prestazioni ben al di sotto della media dall'argentino, che doveva ancora ritrovare la forma giusta e adattarsi alla nuova situazione. Una scommessa, quella vinta da Gattuso, importante soprattutto per il "Diavolo" che ora può contare su uno dei centrocampisti centrali migliori del campionato, oltre che su un uomo di esperienza internazionale, aspetto questo da non sottovalutare vista la bassa età media della rosa.
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