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Gattuso: “Musacchio mi emoziona. I ragazzi hanno il mio cuore”

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan
Gennaro Gattuso, tecnico rossonero, ha teso anche una mano a Nikola Kalinić, che era stato escluso per la sfida contro il Chievo: “Non porto rancore”

Daniele Triolo

Vittoria sofferta, ma meritata, per il Milan di Gennaro Gattuso sul Chievo Verona ieri a San Siro: giunto grazie ai gol di Patrick Cutrone ed André Silva dopo che Mariusz Stepiński e Roberto Inglese avevano cancellato la rete iniziale di Hakan Çalhanoğlu. A fine partita il tecnico rossonero si è presentato piuttosto provato in conferenza stampa, ma contento per la reazione dei suoi ragazzi dopo un primo tempo interlocutorio.

Il premio di miglior attore protagonista, però, Gattuso lo ha voluto dare a Mateo Musacchio, gettato nel finale nella mischia ed entrato benissimo in partita: “ – ha detto l'allenatore calabrese, le cui parole sono state riprese dai quotidiani sportivi in edicola -. Nello spogliatoio si comporta da leader e non fa mai passare nulla. E' uno che ti parla in faccia: sono gli atleti e gli uomini che piacciono a me”.

Migliore attore non protagonista, invece, per Gattuso è stato Ricardo Rodríguez: “Venerdì abbiamo fatto pochissimo, essendo tornati alle 6:00 del mattino da Londra. Abbiamo tanti giocatori con piccoli acciacchi, Rodríguez si sentiva il flessore in fiamme e ha rischiato. E' andata bene”. Questo, invece, il commento di Gattuso sulla gara: “Il centrocampo è scomparso perché eravamo troppo lunghi, spaccati in due e non dobbiamo giocare così: siamo stati troppo lenti”.

La vigilia di Milan-Chievo, però, era stata caratterizzata dal 'caso' di Nikola Kalinić, escluso dalla lista dei convocati per scelta tecnica: “Io non porto rancore – ha stigmatizzato Gattuso -, i ragazzi sanno che hanno a disposizione il mio cuore . Non voglio perdere credibilità”. Di certo, non la sta minimamente perdendo agli occhi della dirigenza rossonera che, , lo ha praticamente confermato per la prossima stagione.

Presto si vedranno per il rinnovo: “Non c'è nessuna priorità o fretta – ha spiegato a questo proposito Gattuso -. Io mi preoccupo innanzitutto di far stare bene i giocatori e farli recuperare. Poi Fassone e Mirabelli non scappano e non scappo nemmeno io. Per altro, io un altro anno di contratto ce l'ho: a pochi soldi, ma ce l'ho”, ha chiosato sorridendo Ringhio.

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