Il "lunch match" della quattordicesima giornata di Serie A vede il Milan scontrarsi contro un sorprendente Parma, sesto in classifica nonostante sia una neopromossa. Proprio per questo motivo Gennaro Gattuso, anche in virtù della prova positiva ma altalenante di giovedì in Europa League contro il Dudelange, non ha minimamente intenzione di sottovalutare una avversario dalle mille insidie.
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Gattuso non si fida, questo Parma è da temere
Anche per questo la sfida contro i gialloblu, nella conferenza stampa della vigilia, andando a soffermarsi più del solito nell'analisi dettagliata degli avversari. Innanzitutto le doti e le caratteristiche principali del Parma: “Gioca con quattro centrali pure. E’ una squadra che lavora tantissimo. Si difende in otto, chi conquista palla va subito in avanti per ribaltare l’azione velocemente. Quello che fa, lo fa in maniera eccezionale. Chi ha costruito la squadra, lo ha fatto con criterio, con giocatori funzionali per quel tipo di calcio.”, una squadra dunque molto quadrata e ben attenta a valorizzare il lavoro difensivo, aggressiva quanto basta e attenta nel proporre un gioco catenacciaro, ma con spunti di personalità.
E anche su questi, e sulla modernità del Parma, Gattuso non si è fatto trovare impreparato: “Domani dobbiamo battagliare per 95’ da squadra, e se riusciamo a farlo bene, poi possiamo riposare due giorni e recuperare bene i calciatori. Mi preoccupa la fisicità del Parma, squadra che in campo aperto ti può fare male, fa tutto con grande convinzione. E’ da una settimana che ho cominciato a guardare bene loro, dopo aver già visto qualcosa. Fa un calcio non facile da fare, il Parma; non gioca solo in contropiede, gioca stretto, esce bene dalla pressione e ha quei due giocatori davanti che fanno male. Domani per me giocherà anche Biabiany, altro giocatore con il motorino, che quando ripiega fa anche il quinto a centrocampo. Con velocità ed organizzazione possono metterci in difficoltà”, una squadra dunque molto duttile e preparata da lontano, che propone, anche con convinzione, un gioco proattivo, quando possibile, e non solo reattivo, allontanandosi dagli schemi del provincialismo totalmente focalizzato sul limitare i danni.
Ed è proprio alla luce di tutto ciò che le parole d'ordine di Gennaro Gattuso sono rispetto e orgoglio: “Dobbiamo rispettare l’avversario, capire bene le qualità che ha. E’ una squadra che gioca nei 38 metri, si chiude bene, ma quando riparte fa paura. Quando abbiamo palla dovremo giocare, farli correre, ma fare attenzione sulle loro ripartenze. Domani ci saranno quasi 60mila tifosi, per noi è un fattore d’orgoglio, un motivo importante. La chiave della partita, però, sarà rispettare l’avversario. Non è un caso che si trovano lì, hanno caratteristiche ben precise. Noi dovremo giocare molto bene e tecnicamente puliti”. Quel che è certo è che Gennaro Gattuso non vuole cali di tensione: con le sue parole, in conferenza stampa, ha confermato la bontà del progetto ducale che, in questo momento, sta dando i suoi frutti migliori, e ha dato grande dignità e spessore a una sfida che, soprattutto per i rossoneri, risulterà decisiva.
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