archivio2018

Gattuso, riecco il Benevento: un girone diabolico

Stefano Bressi

Gattuso esordì in Campania, pareggiando con gol del portiere al 90'. Da quella situazione, oggi allena un Milan con la terza media punti. Svolta totale.
02:59 min

Aveva visto le streghe, Gennaro Gattuso alla prima panchina in rossonero. Era inizio dicembre quando Rino in due ore era passato dall'emozione per il debutto come allenatore del Milan alla disperazione per l'incredibile epilogo del match di Benevento. I campani non avevano ancora fatto neanche un punto in Serie A e lo hanno guadagnato proprio contro il Milan, all'ultimo secondo, grazie a un gol di testa del portiere. Rino ha avuto qualche difficoltà ancora per un po' all'inizio, ma poi è riuscito a sistemare le cose. Prima ha reso il Milan una squadra dignitosa, poi è riuscito anche a farla brillare, stupendo tutti, scrive La Gazzetta dello Sport. Contro il Torino, Rino ha concluso il proprio girone personale. Risultati più che sufficienti.

Nei primi mesi i risultati non arrivavano e tutti erano convinti che Gattuso non fosse altro che un semplice traghettatore. Poi le cose sono cambiate, ma il rinnovo tardava ad arrivare. L'andamento davvero troppo positivo, però, ha convinto proprio tutti. Basta analizzare i dati per rendersene conto: in questo girone, Gattuso ha fatto molto meglio di molti altri colleghi anche più esperti e stimati. Tra la 15^ e la 33^ la media punti è di 1,79 a partita. Media stratosferica, nonostante i tre pareggi e una sconfitta nelle ultime quattro. Meglio di lui, solo Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. Il Milan, in pratica, con lui sarebbe terzo. Invece si ritrova dietro a Roma, Lazio e Inter. In parole povere, con Gattuso allenatore la classifica sarebbe: Juventus 51, Napoli 43, Milan 34. Insomma, il rinnovo Rino se l'è assolutamente meritato.

Sembra passata una vita, ma in realtà sono solo quattro mesi e mezzo. Dagli sfottò dei social alle vittorie con Lazio e Roma, alla conquista della finale di Coppa Italia. Rino ha ridato dignità al Milan. La squadra non solo porta a casa punti, ma gioca bene e spesso diverte. Segna poco, è vero, ma produce tanto e subisce poco. Solo Juve e Napoli, anche in questo caso, hanno subito meno nel 2018. A oggi, chiunque affronti, il Milan sa di non partire come vittima, ma di potersela giocare. Questa è la più grande vittoria di Gattuso. Ecco perchè non si può dimenticare da dove sia partito il Milan. Sarebbe un errore che non si può commettere, anche perchè la stagione ha ancora tanto da offrire. C'è da difendere il sesto posto e continuare a sognare ancora un po' la Champions League, ma soprattutto c'è da giocare una finale di Coppa Italia a Roma contro la Juventus.

Vero è anche che in queste ultime settimane c'è stato un netto rallentamento. Ma Rino è preoccupato il giusto: la squadra è viva, anche se qualche singolo è un po' stanco. Così, proprio perchè la squadra è viva e va bene, sul mercato il Milan agirà acquistando solo 3-4 giocatori per rinforzarla, ma senza stravolgerla. Inoltre, stasera potrebbe esserci il 4-4-2, così da provare a risolvere due problemi: la stanchezza di Suso e il problema del gol, con la coppia composta da Patrick Cutrone e André Silva in campo dall'inizio.

TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:

SCARICA LA NOSTRA APPiOS /// Android