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Minuto 94. Suso mette dentro la palla della disperazione, André Silva stacca di testa e mette dentro. 1-0. La squadra gli frana addosso vicino alla bandierina sotto lo spicchio di tifosi milanisti, panchina compresa. In tribuna Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli esultano come raramente hanno fatto finora e filano via per raggiungere la squadra. Stavolta scatta vicino ai tifosi anche Gennaro Gattuso, che si lascia andare e si mescola alla festa. Il sorriso gli resta per molto tempo, sembra non sentirsi le gambe mentre cammina, pare quasi stia fluttuando, scrive La Gazzetta dello Sport. Poi ritrova lucidità e si concede ai microfoni. Si è detto ovviamente soddisfatto e contento per la reazione dopo la sconfitta di giovedì scorso. Aveva paura, ma si sbagliava.
La sensazione è che sia quasi incredulo. Anche perchè, ammette, al Milan è andata un po' bene: avrebbe anche potuto perdere. Non è la prima volta che Rino si dimostra così umile. Anche dopo il 4-0 sulla SPAL e il 3-0 al Ludogorets aveva detto che il risultato era bugiardo. Lo fa per tenere la squadra con i piedi per terra, solo così si può continuare a guardare la classifica e sognare. Ora è più corta e Gattuso la definisce "bellina". Il Milan continua a crescere e i meriti sono quasi tutti suoi. Anche ieri, la vittoria arriva dopo l'intuizione di passare alle due punte. Certo, preferirebbe non arrivare al 94' in sofferenza: vorrebbe più cattiveria dai suoi sotto porta.
Il ricordo dell'Arsenal, però, elimina subito il sorriso dal volto di Gattuso. In particolare gli dà fastidio pensare a chi ha parlato di squadra stanca dopo giovedì. Invece anche ieri il Milan ha retto fino al 95'. Nel corso della settimana, secondo Gattuso, ci sono state solo tante chiacchiere da bar. I rossoneri ci sono e stanno bene. A Londra non andranno in gita. Gattuso chiede rispetto per la maglia e dà ancora il 30% di possibilità ai suoi ragazzi di arrivare ai quarti di Europa League. E riecco mezzo sorriso...
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