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L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' ha ricordato come ieri mattina, in gran segreto, un po' come aveva fatto Yonghong Li qualche settimana fa a Milano, l'amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, il direttore esecutivo David Han Li ed il direttore commerciale Lorenzo Giorgetti per portare avanti la trattativa con un gruppo interessato al rifinanziamento del debito con il fondo di investimenti statunitense Elliott Management Corporation.
Il fatto che alla spedizione fosse presente Han Li, braccio destro del proprietario Yonghong Li, per la 'rosea' vorrebbe dire che la tappa londinese della delegazione rossonera avrebbe avuto un intento specifico, ovvero quello di portare avanti, se non addirittura a termine, la trattativa per la parte del debito con Elliott che fa capo alla Rossoneri Sport Investments Luxembourg, holding che controlla il Milan, che ammonta a 180 milioni di euro più interessi.
Nella 'City', Fassone, Han Li e Giorgetti si sono recati negli uffici di Goldman Sachs dove si è discusso della questione rifinanziamento con il soggetto interessato all'affare. Qualora questa trattativa dovesse concretizzarsi, ne gioverebbero tutti. Da un lato, Yonghong Li vedrebbe allungarsi i tempi della restituzione dei soldi, oggi tassativamente fissata per ottobre e l'istituto subentrante riceverà una somma evidentemente più alta di quella immessa.
Per la parte di debito che fa capo ad A.C. Milan (123 milioni di euro più interessi) la questione è più semplice: il club rossonero, infatti, può offrire in dote asset di indubbio valore. A Londra, però, la questione potrebbe essersi intrecciata, nonostante le smentite della 'comitiva rossonera', con che dovrebbe essere statunitense. Passare da un creditore ad un investitore, per 'La Gazzetta dello Sport', è lo step che la società di Via Aldo Rossi conta di compiere nei prossimi dieci giorni.
La liquidità di un co-azionista, infatti, risulterebbe utile per tanti motivi: in primis, il saldo dei 32 milioni di euro di aumento di capitale e, particolare che interessa i tifosi, rinforzare il budget per il mercato estivo del Milan. Ma più importante ancora del denaro vi è la stabilità aziendale che il nuovo socio garantirebbe automaticamente: un asso nella manica da calare sul tavolo anche dinanzi il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna, qualora la UEFA estromettesse il Milan dall'Europa League. Quando si saprà, questo, con certezza? .
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