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Gazzetta – Milan, i 21 giorni di Yonghong Li: ora stringe per il socio

Yonghong Li Milan
Entro la fine del mese di giugno Yonghong Li, proprietario e Presidente del Milan, vuole chiudere con un partner di minoranza: il punto della situazione

Daniele Triolo

'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha fatto il punto della situazione societaria in casa Milan spiegando come siano sempre più concrete le indicazioni sull'ingresso nella società rossonera di un nuovo partner. Talmente concrete che, ha sottolineato la 'rosea', l'idea potrebbe concretizzarsi entro la fine del mese, se non, addirittura, nella settimana antecedente il 30 giugno.

Qualora Yonghong Li, infatti, trovasse un comproprietario entro quella data, potrebbe destinare il ricavato della cessione delle quote azionarie alla copertura della restante parte di aumento di capitale. Si tratterebbe, comunque, di un socio di minoranza che entrerebbe nel Milan con il preciso orientamento di trattare l'acquisto della maggioranza del club rossonero nel prossimo futuro.

Questo, per 'La Gazzetta dello Sport', è un punto chiave dell'intera vicenda: e quote di minoranza che un investitore sarebbe pronto a rilevare potrebbero essere anche molto alte, intorno al 40% del pacchetto azionario (con più liquidità che entrerebbe in cassa). Meno chance, al contrario, per l’acquisto di una minoranza minima (tipo il 20%, per esempio), così come il rilevamento immediato dell’intero pacchetto azionario, che Yonghong Li per il momento non intende cedere. Ancora più improbabile lo spezzettamento in più porzioni del capitale sociale.

E' possibile, visti i discorsi in stato più che avanzato, che Yonghong Li abbia già individuato il possibile nuovo socio, anche grazie alle trattative portate avanti durante il recente blitz a Milano. Diversi soggetti, sia individui singoli che gruppi finanziari, sembrerebbero interessati alla cogestione del Milan: tra questi, Yonghong Li dovrebbe averne individuato uno, il cui nome è ovviamente protetto dal massimo riserbo, con cui chiudere l'affare. Questi, però, non sarà il Presidente del Genoa, Enrico Preziosi.

Tutta l'operazione dovrebbe, dovrà andare in porto entro fine mese, per la 'rosea', poiché Yonghong Li, adesso, dovrà onorare un altro dei suoi tantissimi impegni: entro il 15 giugno, infatti, dovrà dare notizia circa la sottoscrizione (o meno) delle azioni, tappa che l’iter fa precedere all’acquisto vero e proprio delle stesse quote. Quanto incassato in una prossima trattativa di rimodulazione delle azioni verrebbe investito nella copertura dei 30 milioni che mancano all’adempimento della seconda tranche (da 60 milioni totali) di aumento di capitale.

L'entrata di un nuovo socio nel Milan risulterebbe utile, se non fondamentale per ben figurare di fronte alla CFBC, la Camera giudicante dell'Organo di Controllo Finanziario dei Club di calcio UEFA. Presentarsi a Nyon con la procedura avanzata e documentata di ingresso di un nuovo partner – noto ed economicamente solido - potrebbe sensibilizzare la corte a tal punto da rovesciare un verdetto che oggi appare compromesso. L'operazione, con un accordo scritto di futuro sodalizio, invoglierebbe probabilmente la corte a essere più clemente, e a ridurre la pena a una multa severa mantenendo il Milan in Europa League.

Un nuovo socio, poi, frenerebbe l'ascesa al club del fondo Elliott Management Corporation, pronto a subentrare nella gestione del Milan qualora Yonghong Li non ottemperasse agli impegni economici, e, comunque, dal prossimo mese di ottobre qualora non si vedesse restituiti i 303 milioni di euro (più interessi) prestati all'imprenditore cinese un anno e mezzo fa per il closing dell'acquisto del Milan. Non è ancora da escludere, però, che Yonghong Li scelga la strada del rifinanziamento puro, e cioè che punti a trovare un istituto o un altro fondo che in toto si sostituisca a Elliott.

ELLIOTT, PERÒ, NON RIMANE DI CERTO A GUARDARE:

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