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'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ricorda come, il 27 agosto 2016, allo stadio 'San Paolo' di Napoli, con un controllo al limite dell'area di rigore e un sinistro fulminante sotto l'incrocio dei pali, Jesús Suso mise a segno il suo primo gol con la maglia del Milan, allora allenato da Vincenzo Montella, reduce dal proficuo prestito al Genoa.
Quel match finì male per i rossoneri (vinse 4-2 il Napoli), ma, da allora, il decollo di Suso non si è più arrestato: nel giro di due anni è divenuto top player del Milan e, nonostante un'estate non semplice, durante la quale avrebbe potuto cambiare maglia per via della presenza di una clausola rescissoria da 38 milioni nel suo contratto, alla fine è rimasto a Milano per togliersi delle belle soddisfazioni con il Diavolo.
Avrebbe potuto finire proprio in azzurro, , ma non si è concretizzato, per la felicità di Gennaro Gattuso che lo ha sempre considerato elemento inamovibile nel suo scacchiere tattico. Domani Suso tornerà sul trampolino che lo ha lanciato in alto nell'olimpo rossonero, sperando che, magari, possa replicare quella prodezza di due anni fa. Ma con un risultato finale, dell'incontro, ben diverso.
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