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Venerdì sera a San Siro erano migliaia, ma tra i tantissimi tifosi presenti a spiccare era uno solo: Gordon Singer. Il figlio di Paul, fondatore di Elliott, ha mandato un segnale chiarissimo a tutto l'ambiente rossonero e con il passare dei giorni sembra essere sempre più interessato alle sorti del Milan, tanto da aver iniziato a spendersi in prima persona. Un atteggiamento, questo, difficile da ipotizzare al momento del passaggio di proprietà, visto Elliott sembrava interessata solamente a gestire il Milan in modo da massimizzare i guadagni di una futura rivendita. Invece qualcosa è cambiato e come scrive il "Corriere dello Sport" in edicola questa mattina il Milan "potrebbe presto diventare non solo business, ma anche affare di cuore" e a proposito di business il giovane Singer continua a lavorare per dotare il Milan di una struttura societaria di livello.
Il nome caldo, scrive il "CorSport" resta sempre quello di Ivan Gazidis, che dovrebbe però liberarsi dall'Arsenal il prima possibile. Per lui è pronto uno stipendio record da 4 milioni di euro netti a stagione, oltre al prezioso aiuto di Umberto Gandini, che scalpita per tornare in rossonero. Difficile invece, almeno per il momento, invece, pensare a un Gandini come amministratore delegato, nel caso in cui l'opzione Gazidis dovesse sfumare.
Una cosa però è certa, il Milan va di fretta, entro fine mese i rossoneri devono dotarsi di una struttura societari per affrontare le grandi sfide a cui sono attesi. C'è da pianificare il futuro di San Siro con l'Inter (o in alternativa avviare il progetto di uno stadio nuovo) c'è da ragionare sulle nuove sanzioni UEFA e sull'eventuale accordo da trovare con il massimo organo del calcio europeo e c'è da dare nuovo impulso sul fronte sponsor, in Europa e anche in Cina, dove il progetto Milan China avviato dalla precedente proprietà resta ancora in stand-by. Non solo fronte societario però, dopo la sosta delle Nazionali.
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