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Le dichiarazioni rilasciate a Radio Rossonera dall’ex centravanti di Roma e Torino, Francesco "Ciccio" Graziani:
Sul cambio di marcia del Milan con Gattuso: “Più che per meriti di Gattuso mi aspettavo davvero che prima o poi il Milan iniziasse a giocare. Reputo Montella un ottimo allenatore e ritengo impossibile che abbia peggiorato i giocatori ma è evidente comunque che Gattuso ha ampi meriti: ha riportato entusiasmo e voglia di appartenenza. Forse dall’avvento di Gattuso i giocatori si sono sentiti più liberi e sereni, iniziando a far prestazioni degne delle loro possibilità”.
Come può un allenatore cambiare la mentalità di un giocatore? “Gestire uomini e risorse è fondamentale. Gattuso è stato leggermente avvantaggiato dal fatto di conoscere benissimo l’ambiente rossonero. È chiaro comunque che nessun allenatore possiede la bacchetta magica. Sono rimasto stupito del fatto che Montella non abbia saputo incidere con la grande campagna acquisti che è stata fatta in estate; l’ho visto lavorare e credetemi è davvero bravo. Lo stesso discorso fatto per Montella vale anche per Mihajlovic: in molti pensavamo che fosse l’allenatore ideale per il Torino e invece i risultati non gli hanno dato ragione”.
Sull’imminente match di campionato tra Roma e Milan: “Sarà una partita complicata per entrambe le squadre perché sono reduci da un momento positivo; togliendo la recente parentesi in Champions della Roma, in campionato i giallorossi si sono rimessi in carreggiata dopo le ultime 3 vittorie consecutive; il Milan dal canto suo ha
ritrovato equilibrio ed entusiasmo”.
Sul parco attaccanti del Milan: “Mi reputo un buon profeta perché a settembre ho visto giocare sia Cutrone che André Silva e ho sostenuto da subito che il primo giocasse meglio del secondo. Per quanto riguarda Kalinic in realtà sono stupito, perché spesso vedevo gli allenamenti della Fiorentina e conosco le grandi qualità che ha come l’opportunismo in area di rigore ed il saper dialogare bene con la squadra”.
Su Belotti: “Col senno di poi forse il Milan avrebbe potuto non comprare André Silva, aggiungere i cartellini di Niang e Paletta, versare qualche milione in più e forse riusciva a convincere il Torino e portarsi a casa Belotti. Belotti sta vivendo un’annata complicata rispetto alla scorsa ma sarebbe certamente la punta ideale per questo Milan”.
Infine, un ricordo della sua partentesi a Cervia: “Lì vivevo e mangiavo benissimo. C’era il mare e io nelle città di mare sto sempre molto bene”.
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