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Da una parte Gonzalo Higuain, dall'altra Patrick Cutrone. Stasera saranno loro i due centravanti di Juventus e Milan per la finale di Coppa Italia all'Olimpico di Roma. Eppure, nonostante interpretino lo stesso ruolo, di certo non si possono paragonare. Le due squadre si affidano a loro per buttare la palla in rete, ma le loro vite sono quasi opposte per il momento. In primis perchè sono nati a 10 anni di distanza, che nel calcio pesano ancora di più. Poi c'è il fattore morale, con Higuain che in estate andrà al Mondiale, ma giocherà per un'Argentina che al momento non lo ama tantissimo. Ancora gli argentini non hanno dimenticato ciò che è successo contro la Germania nell'ultima Coppa del Mondo, con quel gol sbagliato clamorosamente. Così come non hanno dimenticato i due errori dal dischetto nelle finali con il Cile del 2015 e 2016, scrive La Gazzetta dello Sport. Ci riproverà in Russia, ma al momento il feeling con le finali non è il massimo, considerando anche quella di Cardiff lo scorso anno. Cutrone, viceversa, si nutre dell'elettricità che gli trasmette il proprio pubblico. In un anno per lui è cambiato tutto: da centravanti della Primavera a titolare del Milan, da sconosciuto a idolo. I tifosi hanno chiesto in tutti i modi a Gennaro Gattuso di farlo giocare e sono stati accontentati, come se sentissero che Patrick ha la spensieratezza giusta, come se per lui passare dall'Under 17 alla Juve in pochi mesi non cambi nulla.
A favore di Cutrone, però, sembra esserci solo la spensieratezza. Il resto, sorride tutto a Higuain, sempre ammesso che si possa fare un confronto. Con le finali avrà anche una crisi in corso, ma nella propria carriera il Pipita ha vinto tanto. 10 trofei tra Spagna e Italia. Cutrone, ovviamente, è ancora a secco, ma ha ancora tanto tempo. Inoltre Higuain ha già castigato il Milan, due volte, entrambe nel match d'andata del campionato in corso. Cutrone invece ha segnato ai bianconeri solo nelle giovanili e una volta si è improvvisato portiere con il compagno espulso.
In campo, però, qualche piccola similitudine c'è. Cutrone ha confessato di ammirare Higuain per la lucidità e la freddezza sotto porta, ma anche lui non scherza. Entrambi trovano la porta con una facilità impressionante. Inoltre lavorano tanto per la squadra. Cutrone è famoso per il disturbo agli avversari, ma anche l'argentino se sta bene rincorre parecchio. Tecnicamente, invece, sono lontani. Cutrone sa attaccare bene la porta e il Milan prova a servirlo così, con filtranti; Higuain è più forte tecnicamente, gestisce meglio il pallone ed è quasi indipendente. Ecco, allora, un po' di cifre a confronto in 90': tiri in porta 1,3 a 1,1 per Higuain; tocchi in area 5,4 a 5 per Cutrone; occasioni create 1 a 0,87 per Higuain; cross 0,7 a 0,5 per Cutrone.
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