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Il 2017/18 è stata la stagione peggiore per Gonzalo Higuain da quando è in Italia. Il "Pipita", non senza subire qualche critica dai tifosi della Juventus, aveva ha chiuso la stagione con 16 reti in campionato e 23 reti complessive (non segnava così poco dal 2012/13, ultima annata al Real Madrid) e soprattutto aveva dato l'impressione di non essere decisivo nella partite più importanti, soprattutto in Champions League. Per questo, messe le mani su Cristiano Ronaldo, i bianconeri lo hanno ceduto senza troppi rimpianti al Milan, ben felice di accoglierlo e convinto di aver fatto un grandissimo affare, anche e soprattutto alla luce delle deludenti prestazioni di tutti gli ultimi numeri 9 dai tempi di Filippo Inzaghi.
In mezzo un'altra delusione mondiale, l'ennesima. L'Argentina, in Russia, passa a fatica il girone, per uscire agli ottavi 4-3 contro la Francia campione. Per il "Pipita" che non gioca il match decisivo, ci sono due presenze da subentrato, una da titolare e soprattutto zero gol segnati. Troppo poco per chi doveva farsi perdonare il gravissimo errore nella finale del 2014.
L'avventura in rossonero, però, inizia bene. Al netto di qualche difficoltà di ambientamento Higuain sembra essere tornato quello dei vecchi tempi: il suo ottobre è stratosferico e in breve il "Pipita" colleziona 5 gol in campionato e 2 in Europa League, regalando successi pesanti alla compagine di Rino Gattuso che, anche grazie ai suoi gol, torna prepotentemente in lotta per un posto in Champions League. Tutto, però, cambia improvvisamente l'11 novembre. A San Siro arriva la Juventus e Gonzalo vuol dimostrare alla sua ex squadra di esser stato scaricato fin troppo velocemente. Higuain sente la partita, probabilmente troppo. In campo è nervoso e si vede. L'occasione giusta arriva a fine primo tempo, il Milan guadagna un calcio di rigore e Higuain strappa la palla a Kessié: vuole calciare. Una decisione disastrosa, Szczęsny tocca il pallone, che si stampa sul palo. Ed è in quel momento che Higuain spegne completamente la luce. Nel secondo tempo arriverà un rosso per proteste e una squalifica di due partite. Come se non bastasse c'è da fare i conti con il mal di schiena e la crisi del Milan che nemmeno lui riesce a curare anche perchè, di segnare, non se ne parla proprio.
Frosinone e SPAL chiuderanno l'anno del Milan e anche quello di Gonzalo, che deve segnare assolutamente, sbloccarsi e ritrovarsi in vista di un 2019 per lui delicatissimo. In ballo, infatti, c'è il riscatto dalla Juventus e anche un eventuale passaggio al Chelsea, visto che il suo maestro Maurizio Sarri farebbe carte false per portarlo a Stamford Bridge, magari al posto di quel Morata che invece piace al Milan e che in Premier League non riesce a lasciare il segno. Fantascienza o scambio clamoroso? Ci sarà tempo per dirlo, prima c'è da chiudere un 2018 orribile con un colpo di coda degno da vero numero 9 del Milan.
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