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Il Fatto Quotidiano – Raiola e il fisco: la Finanza ha preso i contratti del Milan

Daniele Triolo

La Finanza, su richiesta del fisco olandese, è stata nella sede del Milan per controllare i contratti degli assistiti di Mino Raiola tra il 2014 e il 2017

Dopo , l'edizione odierna de 'Il Fatto Quotidiano' è tornata ad analizzare la situazione di Mino Raiola, noto procuratore di calciatori, in merito ai suoi presunti guai con il fisco olandese. Da Amsterdam, infatti, si sarebbero posti l'obiettivo di verificare la vera residenza fiscale dell'agente sportivo e, per far ciò, vorrebbero ricostruire i pagamenti effettuati dal Milan nell'ambito delle operazioni Mario Balotelli, M'Baye Niang e Gianluigi Donnarumma. Ma andiamo per ordine.

Il fisco olandese, ha sottolineato 'Il Fatto Quotidiano', avrebbe chiesto la collaborazione dello Stato Italiano per far saltare in aria il banco di Raiola e, ha rivelato, poche settimane fa, la Guardia di Finanza si sarebbe presentata nella sede del Milan con una richiesta precisa: acquisire tutti i contratti che Raiola ha stipulato con il club di Via Aldo Rossi dal 2014 ad oggi. L'indagine amministrativa su Raiola, in Olanda, è in fase istruttoria, e, al momento, non risultano contestazioni all'agente per evasioni o frodi fiscali, ma il fisco olandese sembra essere convinto (e sta cercando le prove) che Raiola debba pagare le sue tasse nei Paesi Bassi.

Il punto è che Raiola non ha cittadinanza olandese, risiede a Montecarlo ed in nessuna Camera di Commercio d'Olanda risultano società direttamente collegate al procuratore. Pertanto, ha rimarcato 'Il Fatto Quotidiano', qualora sei funzionari dell'amministrazione fiscale olandese riuscissero a dimostrare che Raiola deve lì le sue tasse, sarà soltanto grazie all'attività investigativa. A quel punto bisognerà stabilire se, rispetto alla mancata residenza fiscale in Olanda, Raiola abbia avuto delle responsabilità oppure no. E se siano soltanto amministrative o anche penali.

Raiola sarebbe già stato convocato dal fisco, che lo avrebbe invitato a versare le tasse nelle casse olandesi, ma il legale di Raiola avrebbe spiegato ai funzionari che, non essendo residente lì, il procuratore non deve nulla. Dall'Olanda, quindi, hanno chiesto la collaborazione della nostra Guardia di Finanza alle indagini sui trasferimenti dei calciatori che Raiola ha seguito dal 2014 ad oggi. Ecco perché i finanzieri si sarebbero presentati negli uffici della società rossonera per chiedere tutta la documentazione necessaria. Documentazione pronta ad essere analizzata e trasmessa in Olanda. E le compravendite dal 2014 a oggi contano top player di caratura mondiale. Si parte da Mario Balotelli, che con Raiola nel 2013 passa dal Manchester City al Milan, viene venduto al Liverpool nel 2014, ripreso dal Milan, ma in prestito nel 2015 e poi trasferito a parametro zero al Nizza nell’estate 2016. Poi c’è il calciatore francese, naturalizzato senegalese dal 2017, M’Baye Niang: Raiola lo porta tra i rossoneri nel 2012, nel gennaio 2014 va in prestito al Montpellier, torna al Milan per essere trasferito di nuovo in prestito ma al Genoa nel gennaio 2015, salvo rientrare nel calciomercato estivo a Milanello, dove rimane fino al nuovo prestito al Watford nel gennaio 2017 e, sempre in prestito finisce al Torino la scorsa estate.

Nelle mani di Raiola, ha ricordato infine 'Il Fatto Quotidiano', anche il cartellino di Gianluigi Donnarumma, 19enne portiere rossonero che sembra essere sempre in procinto di andare via, e del fratello Antonio, finito al Milan in estate dall'Asteras Tripolis. Tutti contratti nelle mani, ora, della Guardia di Finanza italiana e del fisco olandese.

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