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Come di consueto il Milan, attraverso lo spazio dedicato all'Edicola Rossonera sul proprio sito web ufficiale, 'acmilan.com', ha commentato del mattino. Naturalmente, oggi l'attenzione è stata incentrata sull', sul rapporto speciale che lo lega a Gennaro Gattuso e su come il Milan di oggi abbia sposato in pieno la causa di 'Ringhio'.
GATTUSO E ANCELOTTI - “Estate 2006, preliminare Champions anticipato, Sheva a Londra, l'attaccante non arriva dal mercato. Sul pulmino che porta il Milan verso l'aereo, prima di decollare verso un'amichevole estiva a La Coruna, il clima non era al top. Ancelotti guarda Gattuso e gli dice: "Vorrà dire che quest'anno ce la caveremo con il nostro gioco, vero Rino?". Gattuso era seduto, ascoltava musica. Risponde con uno sguardo intenso su Carlo, come a dire: "Sì, per te lo faremo, però i problemi ci sono". Funzionava così. Lo spirito critico di Rino aveva un limite, un debole: Carlo. E per lui ha corso in tutto il mondo. Oggi Ancelotti, leale, riconoscente e convinto, ripaga”.
GRUPPO CON GATTUSO - “C'è una immagine dell'immediato post-partita di Milan-Sampdoria. Leonardo Bonucci che cerca di portare Rino Gattuso con la squadra sotto la Curva per il saluto finale ai tifosi. Cerca. Perché Rino si sfila. Mentre Bonaventura sorride divertito. I giocatori rossoneri di oggi hanno preso a cuore Rino Gattuso, nel rispetto dei ruoli, proprio come il gruppo di Rino aveva preso a cuore Carlo Ancelotti. E come scrive giustamente Arrigo Sacchi, questo è il primo, fondamentale, passo. Gli altri arriveranno”.
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