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Ieri pomeriggio, allo stadio 'Renato Dall'Ara' di Bologna, il Milan di Gennaro Gattuso è finalmente tornato a vincere dopo oltre un mese. Il Diavolo, infatti, a secco da 6 gare (4 pareggi e 2 sconfitte), ha espugnato per 2-1 il campo della squadra di Roberto Donadoni grazie ai gol, nel finale della prima frazione di gioco, di Hakan Çalhanoğlu e Giacomo 'Jack' Bonaventura. Inutile ai fini del risultato, a circa un quarto d'ora dalla fine, il gol rossoblu di Sebastian De Maio. Con questo successo il Milan sale a quota 57 punti in classifica, resta a -1 dall'Atalanta (che ieri ha sconfitto il Genoa in casa per 3-1) ed ancorato al settimo posto, piazzamento che, oggi, darebbe l'accesso ai preliminari di Europa League. Domenica prossima, però, il Milan gioca in casa contro un Hellas Verona con un piede e mezzo in Serie B mentre l'Atalanta sarà attesa alla difficilissima sfida dell'Olimpico contro la Lazio: in attesa della finale di Coppa Italia del prossimo 9 maggio, e dello scontro diretto di Bergamo in campionato, i rossoneri 'vedono' dietro l'angolo un possibile sorpasso ai danni degli orobici.
Intanto, però, contava vincere a Bologna ed il Milan, seppur ancora convalescente e non al massimo della brillantezza mentale ed atletica, ha compiuto la missione. La partita del 'Dall'Ara' è stata strana: dopo una mezzora di nulla, o quasi, da entrambe le parti, complice anche il gran caldo, si è accesa negli ultimi dieci minuti della prima frazione di gioco. Çalhanoğlu al 34' ha trovato un diagonale chirurgico, da appena fuori l'area di rigore del Bologna, che ha infilato Antonio Mirante e portato il Milan in vantaggio. Quindi, il Bologna ha reagito ed è andato in gol con Riccardo Orsolini, in rete da distanza ravvicinata, ma la gioia per il suo primo centro nella massima serie è stata frustrata dall'arbitro Piero Giacomelli che, con l'ausilio del V.A.R., ha annullato il gol dei rossoblu per un precedente fallo di mano di Rodrigo Palacio nell'azione. Poi, al primo minuto di recupero del primo tempo, Çalhanoğlu ha ispirato Bonaventura che, in area di rigore, messo a sedere il suo diretto marcatore, ha incrociato sul palo più lontano e siglato il raddoppio rossonero.
Nella ripresa il Milan ha gestito bene il risultato senza troppi patemi, andando, anzi, vicino al raddoppio in almeno quattro colossali occasioni: Patrick Cutrone, lanciato in contropiede, ha centrato un palo dalla distanza che grida ancora vendetta, così come il tap-in a botta (quasi) sicura, sparato, invece, su un Mirante ormai rassegnato a raccogliere la palla in fondo al sacco. Quindi, nel 'tabellino' delle chance sprecate dagli ospiti finiscono anche un destro alle stelle di Jesús Suso dall'interno dell'area piccola ed una traversa scheggiata da Bonaventura. Incapace di mettere in ghiaccio il match, il Milan lo ha riaperto arretrando il proprio baricentro, lasciando tanto spazio al Bologna, che è andato vicino al gol con un tiro di Palacio da fuori area parato da Gianluigi Donnarumma, poi con Ibrahima Mbaye (anche qui super Donnarumma a deviare in angolo da distanza ravvicinata) e quindi meritatamente in rete con De Maio, abile, di testa, a girare alle spalle del numero 99 rossonero il cross dell'ex Simone Verdi.
Il forcing finale dei rossoblu non ha prodotto però effetti ed il Milan ha potuto festeggiare la sua vittoria numero 16 in questo campionato di Serie A: l'Europa è un po' più vicina, sicuramente, ma di strada da fare ce n'è ancora molta.
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