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Pareggio che brucia e che farà discutere quello della Lazio contro il Cagliari e che potrebbe aiutare il Milan a rosicchiare altri due punti in chiave Champions League. Al termine del match Simone Inzaghi, allenatore dei biancocelesti ha commentato con durezza per gli episodi di oggi, queste le sue parole ai microfoni di Premium Sport: "Così diventa dura, per il Var mi sono già espresso tempo fa. Per l’ennesima volta siamo stati danneggiati, è una cosa che capita spesso, ma dobbiamo andare avanti e ripartire. Sul rigore non concesso a Immobile saremmo potuti andare in vantaggio e la partita sarebbe cambiata, ma il mio pensiero l’ho già espresso tempo fa. E’ sotto gli occhi di tutti quello che ci sta succedendo, sabato non abbiamo detto niente per un rigore clamoroso. L’arbitro dice di non aver visto il rigore e il Var non lo ha chiamato, oggi la stessa cosa. Nel secondo tempo è successo l’esatto contrario, poi uno si fa delle domande e si chiede dei perchè. Una serie di cose ci fanno pensare male, è tutto il campionato che la Lazio è penalizzata, ma dobbiamo andare avanti".
La corsa al quarto posto e gli arbitri: "Dobbiamo continuare su questo percorso iniziato sette mesi fa. Guida ha detto che secondo lui il rigore non c’era e aveva visto lui. Non so cosa gli abbia detto Gavillucci, come non so che cosa abbia detto sabato Irrati a Banti. Non li ho voluti più commentare questi episodi, ma oggi mi sento in dovere di farlo. Abbiamo creato e avremmo meritato di più, i presupposti per segnare ci sono stati. Alla prima disattenzione siamo stati puniti, a Pavoletti è sbattuta la palla in testa ed è entrata in porta, poi le partite prendono una brutta piega. Probabilmente con i tanti torti subiti la classifica sarebbe diversa, però dobbiamo continuare a cullare il nostro sogno che abbiamo da 7 mesi e che nessuno ci toglierà. Serenità? La fanno i risultati, i ragazzi stanno giocando tanto e stanno dando quello che hanno, questo però non deve essere un alibi o una scusa".
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