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Roberto Mancini, Commissario Tecnico dell’Italia, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano per introdurre i due impegni degli azzurri contro Ucraina (mercoledì 10 ottobre, ore 20:45, amichevole a Genova) e Polonia (domenica 14 ottobre, ore 20.45, a Chorzow per la terza gara di Nations League). Queste le dichiarazioni di Mancini:
Sulle critiche agli azzurri dopo le prime gare: “Io leggo poco i giornali, abbiamo intrapreso una strada e sapevamo che non sarebbe stata semplice. Abbiamo perso contro i Campioni d'Europa schierando una squadra ‘Under 23 e mezzo'. Abbiamo schierato tutti i giocatori la scorsa volta, ma abbiamo comunque ricevuto critiche. Il nostro obiettivo è qualificarci per l'Europeo. La Nations League è meglio delle amichevoli, ma il nostro obiettivo rimane l’Europeo”.
Sulla convocazione di Sebastian Giovinco: “Sta facendo bene da diversi anni, ha 31 anni, lo monitoravamo e volevamo vederlo dal vivo, come sta effettivamente. Non ha avuto possibilità di venire, ora c’è".
Sulle vittorie delle italiane in Champions League: “Ci fa piacere, quando vincono è importante. C'era qualche italiano”.
Sulla mancata convocazione di Mario Balotelli ed Andrea Belotti: “Questioni tecniche, non sono in un momento di forma straordinaria. Fanno parte di questo gruppo, quando torneranno al 100% non dovrebbero esserci problemi. In questi due anni, tutti avranno possibilità di arrivare”.
Sul perché abbia chiamato Simone Zaza e non Belotti:“Non è una questione di movimenti, sono giocatori diversi. Belotti non è al massimo della condizione, ho preferito lasciarlo a casa e farlo allenare per tornare quello che era qualche tempo fa. Magari sarà deluso ma sa che non c'è nessuna preclusione".
Sulla convocazione di Cristiano Piccini: “Credo che sia meglio che giochi all'estero, almeno gioca! Ha avuto diverse esperienze, . Lo avrei chiamato nella prossima tornata. Può avere un futuro importante”.
Sul pericolo retrocessione in Nations League: “L’unico problema potrebbe essere quello di andare al sorteggio per gli Europei, magari rischi di prendere squadre forti. Dobbiamo fare il massimo e cercare di arrivare primi, siamo ancora in ballo”.
Su Nicolò Barella: “Sta dimostrando di avere delle qualità, è già la seconda volta che viene qui. Anche lui ha grande prospettiva, ha bisogno di tempo per cercare di migliorare. Solo il campionato può farlo crescere”.
Sulla possibile convocazione di Allan: “Non ne abbiamo mai parlato”.
Su Giuseppe Marotta nel Club Italia: “Faccio l'allenatore, non credo si sia messo a giocare (ride, n.d.r.)”.
Su chi può prendere in mano la Nazionale: “Purtroppo la squadra non è andata al Mondiale, un po' di prestigio lo ha perso. Speriamo di fare un ottimo lavoro, abbiamo fatto dei cambiamenti. Per giocare in Nazionale non basta il 70%”.
Sugli spunti che il campionato dà alla Nazionale: "Devo prendere spunti, il campionato ci dà una mano. Certe situazioni si potrebbero portare in Nazionale. A Lorenzo Insigne chiesi nell'ultimo raduno di non tornare troppo indietro”.
Sulla gara di Genova come prova per la Nations League: “I giocatori un mese fa non erano al massimo della condizione, volevo avere il rispetto della condizione”.
Sulla polemica tra Gian Piero Gasperini e Federico Chiesa: “Bisogna capire anche il momento degli allenatori, ci sta uno sfogo dopo la partita. Lui è un ragazzo giovane con qualità enormi, deve lavorare e far le cose per bene. Anche ai nostri tempi qualcuno si buttava per andare a cercare un rigore”.
Sul rapporto della Nazionale con le società: “Non abbiamo problemi, cerchiamo di avere rispetto di tutti”.
Sulla visita al Ponte Morandi: “Importante giocare questa partita a Genova, spero di portare ventiquattro ore di gioia”.
Sul nuovo sistema Football Integration Data: “Una cosa rivoluzionaria, c'è stato un corposo investimento per tale database”.
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