Il mondo del calcio si stringe attorno alla morte di Davide Astori, avvenuta tra sabato e domenica. Il capitano viola era in ritiro, quando è stato colpito da un malore. Ne ha parlato Xavier Jacobelli, ai microfoni di RadioRossonera. Ecco le sue parole.
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Jacobelli: “Difficile raccontare la morte di Astori”
Quanto è stato difficile raccontare la giornata di ieri: “Terribilmente difficile e, se possibile, oggi lo shock è ancora più forte rispetto a ieri. Quelli di adesso, sono sentimenti che ci accompagneranno nei prossimi giorni con l’autopsia e i funerali giovedì. Reputo molto saggia la decisione del presidente del Coni, Malagò, di annullare tutte le partite in programma. Rispetto le opinioni di tutti ma non condivido chi ha criticato questa decisione; si trattava di compiere un gesto di rispetto nei confronti del capitano della Fiorentina. Abbiamo inoltre visto quanto unanime sia stato il tributo riservatogli da tutto il mondo del calcio. In queste circostanze è difficile raccontare ciò che accade ma questo è uno dei doveri che impone il nostro mestiere e bisogna farlo comunque col massimo rispetto specie per chi vive in prima persona questa tragedia come la sua famiglia”.
Com’è possibile a 31 anni una tragedia del genere: “È un interrogativo che ci poniamo tutti noi ma non essendo medici ci rimettiamo alle risposte delle persone competenti. C’è un senso di incredulità assoluto, aspettiamo comunque i risultati dell’autopsia di domani”.
Se aveva conosciuto Astori: “Sì, ci siamo incrociati durante i funerali di Morosini. Le descrizioni che si sono sentite nelle ultime ore coincidono con il grande valore dell’uomo”.
Quanto sarà difficile per i suoi compagni di squadra finire la stagione: “Molto ma avendo modo di conoscere l’ambiente fiorentino sono certo che i tifosi troveranno la forza di sostenere la squadra, basti pensare al pellegrinaggio di queste ore dei tanti tifosi al Franchi. Astori inoltre, avrebbe dovuto firmare il prolungamento del proprio contratto e terminare la carriera con la maglia viola. L’unico modo per superare questo shock è restare uniti e sostenerci reciprocamente”.
Su quando sarà possibile recuperare le gare di campionato rinviate ieri: “Complicato parlarne perché sarà un gioco a incastro visti gli impegni delle italiane in Europa. Far slittare la fine del campionato di una settimana non sarà possibile per via delle convocazioni delle varie nazionali per i Mondiali. A prescindere da ciò, la decisione di Malagò di rinviare le partite resta opportuna ed appropriata; una soluzione comunque si trova, sarebbe stato impossibile giocare sia per i suoi compagni di squadra sia per gli ex compagni”.
Sulla lettera scritta da Saponara: “Molto toccante anche perché scritta da un ragazzo che non lo conosceva da molto tempo. Le sue parole confermano il ritratto tratteggiato nelle ultime ore dalle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Oggi sul Corriere dello Sport/Stadio abbiamo aperto infatti con il titolo: un figlio, un uomo, un papà perché a essersene andato è innanzitutto una persona per bene”.
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