Non sarà uno scontro al vertice quello contro la Juventus di sabato, vista la prima parte di stagione del Milan, ma lo si può considerare tale se si prende in esame solo il girone di ritorno di Serie A. Certo, le stagioni sono fatte di due parti, ma chissà come sarebbe andata se da inizio anno sulla panchina del Milan ci fosse stato Gennaro Gattuso. Perchè in questo caso per il Milan si può tranquillamente parlare di due stagioni diverse: due allenatori diversi, due sistemi di gioco diversi, addirittura due preparazioni atletiche diverse, visto che Rino ha sottoposto i propri uomini a una nuova intorno a Natale. Così, i rossoneri arrivano allo scontro contro la regina d'Italia (da ormai sei stagioni) a testa alta, per la prima volta dopo tanti anni. A confermarlo, sono i numeri.
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Juventus-Milan, dopo anni, sfida alla pari… Almeno nei numeri
Il Milan non vince a Torino contro i bianconeri da sei stagioni e, ironia della sorte, l'ultima volta era stato proprio Gattuso a decidere la gara con un gol. Nel corso degli anni spesso i rossoneri hanno provato a tenere botta all'onda d'urto bianconera allo Stadium, ma alla fine hanno dovuto sempre cedere a una squadra decisamente superiore. L'unico anno in cui forse la differenza non era così marcata è stato il primo, la stagione 2011/12, ma era l'inizio della stagione e il Milan non viveva un buon momento di forma.
Quest'anno, invece, i rossoneri potrebbero addirittura giocarsela alla pari, almeno secondo i numeri. Nel girone di ritorno, infatti, il Diavolo e la Vecchia Signora viaggiano esattamente alla stessa media punti: 25 punti in 9 giornate per il Milan, 28 con una gara in più per la Juventus. Nessuno come loro. Si sa, inoltre, che il punto di forza della Juve per tanti anni è stata la difesa e a quanto pare, dopo alcuni mesi, aver preso Leonardo Bonucci sta facendo effetto: solo il Milan in tutta Europa tiene testa agli uomini di Massimiliano Allegri per gol subiti: 0 vs 5, nessuno nei top campionati europei ha fatto meglio.
Poi, però, la palla va anche buttata dentro. Il Milan, sotto questo aspetto, sembra aver superato i problemi dell'inizio di stagione, come dimostra il fatto che nelle ultime tre giornate sono arrivati 4 gol su 6 dagli attaccanti. Anche i dati in confronto ai bianconeri certificano che il Diavolo si è sbloccato. I rossoneri concludono addirittura molto di più: 383 tiri (225 in porta) contro 344 (210 in porta). Nel girone di ritorno i gol fatti sono 17, mentre la Juve, sempre con una partita in più, ne ha fatti 19.
Dati che sorprendono ancora di più se confrontati a quelli del girone d'andata, quando il Milan perse 2-0 in casa contro la Juve, ma restando per un'ora in partita. In quell'occasione, con una partita in più giocata, il Milan aveva realizzato un gol in meno (16) e ne aveva subiti ben 9 in più (14). I bianconeri, invece, viaggiavano leggermente al di sopra rispetto a ora, con addirittura 31 gol realizzati prima di affrontare il Milan (12 in più rispetto al girone di ritorno), ma anche 10 gol subiti (differenza di +2 rispetto a ora).
Insomma, i numeri non vanno in campo, ma dicono sicuramente che, dopo tantissimi anni, finalmente il Milan potrà andare a Torino con la sola paura di non avere ancora l'esperienza necessaria. Per il resto, lo scontro potrebbe essere considerato, quasi, alla pari.
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