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Ricardo Kakà, ex campione di Milan e Real Madrid, ha così parlato della sua carriera al portale brasiliano UOL: "Nel 2009 ho lasciato i rossoneri per andare in Spagna, ma ero distrutto perché al Real non riuscivo a ripetere le cose fatte a Milano. Ero perso e smarrito: in Italia tutti mi amavano, in Spagna volevano andassi via. Ho avuto un rapporto difficile con Mourinho, non mi ha mai dato una vera possibilità. Non potevo dimostrargli di essere in forma. Ho fatto di tutto, lavorato, combattuto e pregato ma ho capito che senza fiducia non potevo lavorare con lui. Sono stato molto contento di essere tornato al Milan, specialmente quando lo stesso Mourinho ha ammesso che io ero uno dei giocatori più professionali che abbia mai allenato”.
Sulla peggior sconfitta: "Senza dubbio, quella contro il Liverpool nel 2005. La più difficile ma anche quella che ha insegnato di più. Ho imparato che non avevo il controllo sulla vittoria. Eravamo i migliori, forse di tutta la storia rossonera, la miglior difesa, ma poi abbiamo subito 3 reti in sei minuti".
Sul giorno in cui ha smesso: "Sono andato prima a vedere il Real e poi il Milan a San Siro, dove sono anche sceso in campo. I tifosi mi hanno fatto emozionare e ho capito che era lì il mio posto, in curva a tifare. Lì ho deciso di smettere. In futuro potrei lavorare col San Paolo ma non voglio fare l’allenatore nè il commentatore tv”.
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