Arrivato in estate per essere la guida dei giovani Andrè Silva e Cutrone, quell'attaccante in grado di garantire gol pesanti con la sua esperienza e anche un giocatore in grado di "fare reparto" da solo o quasi, Nikola Kalinic fin qui non ha certo rispettato le aspettative dei tifosi rossoneri e probabilmente non ha dimostrato di valere, almeno per il momento, quei 25 milioni di euro spesi dal Milan per strapparlo alla Fiorentina. Montella o Gattuso, la musica, non è cambiata per l'attaccante croato che prima della sosta è stato lasciato fuori rosa da Gattuso per un atteggiamento non proprio irreprensibile alla vigilia di Milan-Chievo. Un episodio che ha fatto scalpore, ma che lo stesso Gattuso ha liquidato in fretta, senza farne un caso, tanto che sabato sera, allo Juventus Stadium il primo attaccante a entrare nel secondo tempo è stato lui e non il giovane Cutrone. Un segnale chiaro, di stima, da parte del tecnico rossonero che oggi, a , lo ha provato nella formazione titolare in vista del derby, lanciando così un segnale chiarissimo su chi dovrebbe giocare titolare la stracittadina.
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Kalinic: il derby per dare senso a una stagione tra luci e ombre
E quale partita migliore del derby per dare una scossa a una stagione difficile? Kalinic fin qui ha collezionato 21 presenze in campionato, segnando solamente 4 gol (uno ogni 344 minuti), a cui si devono aggiungere 5 assist. Un bottino magro, magrissimo, se ci aggiungiamo 6 presenze in Europa League e 3 in Coppa Italia: tutte senza reti o assist. Come se non bastasse, il croato non gioca una partita titolare dal 31 gennaio, oltre due mesi fa (Milan-Lazio di Coppa Italia 0-0 il risultato). L'ultimo gol risale addirittura al 3 giugno e all'infausto pomeriggio di Benevento, quando il Milan toccò uno dei punti più bassi della sua difficile stagione. Ora, a dieci giornate dalla fine della stagione e con il Mondiale in vista, per Kalinic è arrivato il momento di farsi trovare pronto e provare a dare qualcosa in più alla stagione sua e del Milan.
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