La Fifa vuole davvero eliminare i prestiti?

Qualche mese fa il Presidente della Fifa, Gianni Infantino, aveva lasciato intendere che nel prossimo futuro l'istituzione dei prestiti in fase di mercato sarebbe stata abolita. Oggi si scopre che effettivamente questa possibilità non è poi così remota. I prestiti vengono infatti considerati più un esercizio di bilancio, una tecnica per ritardare i pagamenti tramite la formula del "riscatto" o per aggirare il fair play finanziario (emblematico il passaggio di Kylian Mbappé al PSG per 145 milioni di euro). Anche il fenomeno delle cosiddette "plusvalenze fittizie" ha attirato l'attenzione dei vertici del calcio mondiale.

Come si può leggere sull'edizione odierna di 'TuttoSport', che riporta le indiscrezioni lanciata da 'France Football', negli ultimi mesi diverse commissioni tra cui FIFPro (Federazione internazionale delle associazioni calcistiche), ECA (Associazione europea dei club) e WFL (World League Forum) si sono incontrate a Zurigo per definire nuove linee guida da presentare al prossimo comitato esecutivo di ottobre e si sarebbe discusso molto sull'abolizione dei prestiti. E' comunque molto probabile che non si arriverà mai alla cancellazione dei trasferimenti temporanei ma certamente verranno regolamentati diversamente. Una revisione di questo istituto darebbe la giusta spinta alla nascita delle "seconde squadre" e alla creazione di multiproprietà nelle categorie inferiori, permettendo così ai calciatori, ed in particolare ai giovani, di crescere e giocare con più continuità.

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