Il Milan, molto probabilmente, cambierà proprietà nei prossimi giorni e, da cinese, diventerà americano, per rilevare la maggioranza del club rossonero da Yonghong Li.
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L’America che punta sul calcio italiano: da Pallotta a Tacopina
'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha dunque tirato fuori i precedenti di imprenditori statunitensi che hanno deciso di investire nel nostro calcio. Nel 2011 è diventata americana la Roma, grazie alla cordata guidata da Tom Di Benedetto, che poi passò la mano al socio James Pallotta.
Il patron del Bologna, Joey Saputo, non è americano bensì canadese, poi troviamo Joe Tacopina al Venezia e Mike Piazza alla Reggiana. Attenzione, però, perché anche in giro per l'Europa troviamo tante squadre di calcio che, oramai, hanno issato sul tetto della propria sede la bandiera a stelle e strisce.
Per esempio, il Manchester United è proprietà della famiglia Glazer; il Liverpool è in mano alla Fenway Sports Group, che fa capo a John Henry ed una quota dei 'Reds' è anche di proprietà di LeBron James, stella NBA con la franchigia dei Cleveland Cavaliers. Sono americane, in Premier League, anche Swansea, Sunderland e Fulham, così come Arsenal e Aston Villa.
In Francia, invece, il proprietario dell'Olympique Marsiglia è Franck McCourt, che era stato anche patron dei Los Angeles Dodgers di baseball. Sempre dal mondo della MLB, infine, proviene la famiglia Ricketts, interessata a comprare i rossoneri:
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