Termina qui la conferenza stampa di mister Gattuso.
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LIVE PM – Gattuso: “Voglio vedere 23 leoni: tutto pur di vincere questa partita”
Sulla tattica contro Inter e Betis: “Contro il Betis un disastro. Contro l’Inter, non abbiamo giocato per il pareggio, ma siamo stati in campo bene, abbiamo lasciato poche occasioni a loro. Ma le nostre mezzali non hanno tagliato mai, non abbiamo mai trovato il nostro terzo uomo, eravamo piatti. Partita tatticamente interessante, ma a livello tecnico abbiamo fatto pochissimo. Le poche occasioni avute, capitate per casualità. Prima ho detto, per questo, che voglio vedere meno tattica e tecnica, e vedere uno contro uno in più, qualcosa di diverso, pur di vincere questa partita. Andiamo alla ricerca di troppe cose, non siamo in grado di supportare tutto questo”.
Sull’approccio del Milan alle gare: “Quando arrivano prestazioni come le ultime due, ci sta che a livello mentale, di squadra, qualcosa lasci per strada. Alle 16.30 guardiamo i video, alle 17:30 ci alleniamo. Avrò il termometro della situazione della squadra dopo l’allenamento. Ci sta che il pallone cominci a pesare 100 chili, che le gambe non vadano. Ma bisogna fare una partita gagliarda e maschia. Poi vediamo cosa succederà”.
Sulle difficoltà nel derby: “Il vento è stata una scusa, per non giocare dal basso. Non eravamo sicuri, cercavamo la cosa più facile, di buttarla lunga e giocare sulle seconde palle. Noi sviluppiamo il gioco in una maniera un po’ diversa dalle altre, in quel momento, con la squadra non tranquilla, non riuscivamo a fare quel tipo di uscita. In questo momento, però, bisogna mettere da parte il perché non si gioca dal basso, si può giocare anche in maniera diversa, ma essere pronti a livello caratteriale, mentale, componenti per giocare in maniera importante”.
Su Diego Laxalt: “Esterno di centrocampo? In due anni e mezzo al Genoa, ha sempre fatto il quinto a centrocampo, mai il quarto di difesa. Sono due cose totalmente diverse. Ma lui può fare tutto: ha qualità, corsa, con la velocità che ha salta bene l’uomo. Lui domani può giocare da terzino, a centrocampo, da quinto. Siete sicuri che giochiamo 4-4-2 domani?”.
Su Tiémoué Bakayoko: “Ha recuperato 4-5 palle giovedì, anche se poi la pecca è che le ha riconsegnate agli avversari. Attraversa un momento di difficoltà, bisogna stargli vicino, capire i suoi problemi. La partita contro il Betis non fa testo, sono andati male tutti, a parte Cutrone ed in parte Castillejo, che ha fatto un po’ di confusione. Ma in questo momento va bene tutto, dobbiamo ricominciare a dare velocità, ritmo. Siamo piatti a livello di adrenalina, atmosfera. Dobbiamo riportare i tifosi dalla nostra parte, far loro vedere che voglia e cazzimma e poi vedremo”.
Sul gioco del Milan: “Se domani Cutrone sarà in campo, ci sarà la possibilità di verticalizzare di più. Higuaín, invece, preferisce l’imbucata e ricevere di più la palla sui piedi”.
Su Patrick Cutrone: “Lui ha veemenza, voglia, si vede negli occhi. Voglio vedere un Milan con quel carattere e con quello spirito là. Ma voglio vedere anche la qualità, con quello spirito che ora ci manca”.
Su Mattia Caldara: “Quando starà bene, darà il suo contributo. Volevo metterlo l’altra sera, ma l’avrei gettato nel frullatore. Quando starà bene, avrà la possibilità di mettere in mostra le sue qualità”.
Sulla partita di domani: “Voglio vedere 23 leoni. Voglio veemenza, voglia di vincere questa partita. Anche a costo di mettere da parte le mie idee tattiche. Non mi interessa nulla. Voglio vedere 23 cani arrabbiati che scendono in campo con voglia di riscatto”.
Sugli infortunati: “Franck Kessié aveva un problema al derby nella caviglia, ora al collaterale. Hakan Calhanoglu aveva preso un pestone nel derby, ha un ematoma sul piede che ancora gli fa male, non riesce ad infilare la scarpa. Questi sono i problemi”.
Sul gruppo: “Non devono giocare per l’allenatore. Sembra che io sia l’unico allenatore al mondo in bilico. Fa parte del gioco, ragazzi. Io devo fare i risultati. Io sono a rischio come tutti gli allenatori che non fanno i risultati. Serve a voi questa storia per riempire le pagine dei giornali. L’anno scorso venivo dalla Primavera, il gruppo crede in tutto quello che propongo, attraversiamo un momento non brillantissimo, facciamo una fatica pazzesca, ma se mi dite di mettere la mano sul fuoco per questo gruppo, ci metto tutto il corpo. A costo di perdere il 40-50% della mie pelle e di ustionarmi”.
Su Gonzalo Higuaín: “Quando una squadra non funziona bene, così come noi nelle ultime due partite, vengono fuori prestazioni come quella di Higuaín, che non gli arrivano palloni. Ma la squadra deve metterlo nelle condizioni di esprimersi al massimo. Da lui mi aspetto, invece che stia con le braccia alzate ad applaudire, un gesto di incoraggiamento. E deve essere meno nervoso, e discutere di meno. Lui deve pensare a giocare, dopo ci sta una chiamata errata di un arbitro, o che un compagno sbagli. Lui è un leader nello spogliatoio: scherza tantissimo, fa stare bene il gruppo ed io sono contento. In questo momento se le sue prestazioni non sono buonissime le responsabilità sono di tutti noi, mie della squadra e di tutte le persone che circondano Milanello”.
Sulla sconfitta contro il Betis: “Per come è arrivata la sconfitta, dopo il primo gol ho avuto la sensazione che potesse finire anche 4-0 o 5-0. Con questa paura, normale che un allenatore abbia insicurezza. Il Betis ci ha distrutto per qualità di gioco, per come teneva il campo. Per me una grande delusione, ma non ho mollato. Credo fortemente in questa squadra, ho dato una sensazione sbagliata. A volte non riesco a fare i sorrisini, non riesco ad essere tranquillo: nel mio stato d’animo non mi sono arreso, possiamo riprenderci e continuare il cammino”.
Sulla crescita della sua squadra: “Vi ricordate dov’era l’Inter prima del 27 dicembre 2017 in classifica? Dopo una sconfitta contro di noi, in quel modo, ha fatto tre mesi vincendone una o due. Ha preso una mazzata. Come noi in questa settimana. Dobbiamo accantonarla, andare alla ricerca di nuovi stimoli. Poi è normale che il pubblico di San Siro fischi i giocatori, fischi me, è giusto. Noi dobbiamo continuare a credere nel nostro lavoro, con voglia, veemenza in più”.
Sul momento del Milan: “Si è sempre remato nella stessa direzione. Abbiamo fatto due brutte prestazioni, ma la fiducia e la tranquillità questa società ce l’ha sempre data dal primo giorno. L’ha data Gordon Singer, ieri Leonardo e Maldini sono venuti a Milanello, ma vengono 2-3 volte a settimana. Bisogna capire come e dove migliorare. Non bisogna arrendersi ad ottobre, né cercare gli alibi, sennò poi recuperare diventa difficile. Io mi assumo le responsabilità: non difendo nessuno, voi non sapete quello che ci diciamo negli spogliatoi, ma non cerchiamo scuse. Bisogna mettere tutti qualcosa in più. Perso la bussola? Parola strumentalizzata, l’ho usata perché sono uomo di mare: attracco in porto la barca anche senza bussola”.
Sul gioco: “Dobbiamo divertirci quando giochiamo. Per due-tre mesi ci siamo divertiti, ora non lo facciamo più. Non bisogna giocare con il sorriso, ma ritrovare la voglia e l’entusiasmo di giocare a calcio”.
Sulle due punte: “Vedrete domani. Abbiamo provato la difesa a tre, i due attaccanti, il 4-3-3, il 3-5-2. Domani lo vediamo”.
Sulla ripresa del Milan: “Ci spero. Devo dare tranquillità. Devo analizzare partite e prestazioni. Giochiamo con freno a mano tirato. Dobbiamo stare tranquilli, giocare con spensieratezza, fare qualcosa in più anche oltre allo schema che si prepara, ma anche a livello individuale”.
Sulle ultime due partite: “Due legnate, ma non siamo morti. Non sono spento e non sono morto. Quando arrivano sconfitte mi bruciano, però so quello che posso dare per squadra, ragazzi e società. In una partita come l’altro giorno, quando non riesci a fare nulla di quanto preparato, c’è tanto rammarico. Domani voglio vedere squadra con grandissimo carattere, voglia. Sono state due partite non giocare bene tecnicamente: possiamo e dobbiamo ripartire".
Si comincia: “La Sampdoria ha preso pochi gol, in trasferta solo 4. Una difesa che gioca di reparto, giocano bene, lavorano molto bene. Dobbiamo essere bravi a tenerli là, squadra organizzata, allenata da un bravissimo allenatore. Tutto quello che fa, lo fa con organizzazione: sono molto ben messi in campo”.
Tra poco, da Milanello, la conferenza stampa di Gennaro Gattuso: quasi tutto pronto!
Amici di ‘', benvenuti al ‘Milanello Sports Center’ di Carnago (VA), dove, tra poco, alle ore 15:00, il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, presenterà in conferenza stampa i temi principali della sfida di domani a ‘San Siro’ contro la Sampdoria (). Un appuntamento, quello delle ore 18:00, che il Diavolo, reduce da due sconfitte consecutive contro Inter in campionato e Betis in Europa League, non dovrà assolutamente fallire. Restate con noi per non perdervi neanche una dichiarazione ‘live’ di Gattuso!
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