Dal nostro inviato nella sala conferenze dell'Olimpico di Roma, Luca Fazzini
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LIVE PM – Gattuso: “Come la Coppa del Mondo, invidio la mentalità della Juve”, Bonucci: “Venderemo cara la pelle”
Amici di Pianetamilan.it, benvenuti nella sala stampa dello stadio Olimpico di Roma. Alle 19:00 parleranno in conferenza stampa Gennaro Gattuso e Leonardo Bonucci della finale di Coppa Italia di domani sera contro la Juventus di Massimiliano Allegri. Restate con noi per non perdevi nessuna dichiarazione!
Termina qui la conferenza stampa di Gennaro Gattuso
Su cosa potrebbe fare se vincesse: "Ci saranno i miei figli e mia moglie, abbraccerò i miei giocatori e berrei un bicchiere di vino, ma lo farei anche se dovessimo vincere".
Su Suso: "Mi aspetto un giocatore che ci aiuti, in tutte e due le fasi. So che gli stiamo chiedendo qualcosa in più. Ci serve Suso anche in fase difensiva. Contro il Verona ha fatto 4-5 giocate incredibili, ma come ha detto Leo dovremo essere concreti nelle giocate che ci capiteranno".
Se avesse preferito la Juve con lo Scudetto già vinto: "Quando una squadra vince da tempo, non fa differenza. Loro si allenano giocando, io spesso ho la sensazione che a fine partita i giocatori della Juve non siano nemmeno sudati. Per questo domani dovremo fare una grande partita, se vogliamo riuscire a fare qualcosa di importante, dovremo avere mentalità".
Su Ancelotti: "Ci sentiamo spesso, in questi giorni non l'abbiamo fatto. L'unico che è sentito è Arrigo Sacchi, mi ha fatto un 'in bocca al lupo'. Sono scaramantico, ad Arrigo ho risposto per rispetto, Carlo sa che sono scaramantico, quindi non lo fa".
Se contano di più gli scudetti della Juve o le Champions del Milan: "Quando si vince significa avere grande mentalità, sicuramente il Milan con Sacchi, Ancelotti e Capello ha portato qualcosa di diverso in Europa. Vincere come fa la Juve, con mentalità, forza fisica e qualità tecniche, non è facile. Arrivare in finale è come vincere, è straordinario".
Sulla Juventus: "Da giocatore, ma anche oggi, mi dà la sensazione di una squadra con una grandissima mentalità e senso d'appartenenza. Tutti i giocatori che mettono quella maglia sono avvelenati e orgogliosi, il Milan ha sempre avuto giocatori più tecnici. Nel mondo Juve c'è compattezza, gliel'ho sempre invidiato".
Su Locatelli: "L'ho visto bene, abbiamo giocato tre giorni fa... (ride, ndr)".
Su Biglia: "Dev'essere un valore aggiunto, in questi giorni ha fatto cose disumane, facendo cose che nessuno si aspettava. Era sul pezzo dalle otto di mattina alle sette di sera, in questo momento abbiamo bisogno di questi atleti e di questa mentalità. Non è al massimo, se prende una botta può farsi male, ma tutti devono apprezzare un uomo così, ha fatto un gesto incredibile".
Se è la partita più importante da quando è allenatore: "Sì, speriamo ci sia una grandissima soddisfazione. Ma se non dovesse arrivare, serviranno forza e lavoro".
Su un discorso a Bonucci sull'importanza della gara:"L'importante, sul terreno di gioco, è dare il massimo. Se poi gli avversari sono più forti e meritano di vincere, anche se incazzati, stringiamo la mano e facciamo i complimenti".
Sulla lumaca viva mangiata come scommessa: "Ho fatto anche di peggio (ride, ndr). Per vincere serve un grandissimo spogliatoio. Non mi fa schifo nulla, in quel momento era il giorno prima di Milan-Manchester, pioveva tantissimo. A Milanello quando piove forte non ci sono lumache, ci sono bisce. E' stato qualcosa che ha aiutato a sdrammatizzare".
Sulla differenza rispetto a quand'era giocatore: "Ero un pazzo scatenato, andavo alla ricerca di cose strane, ero molto scaramantico. Sento una pressione addosso. Ciò che mi fa rilassare di più è quando ho il fischietto in bocca, che mi sfogo e non ci penso. Quando vado in ufficio o in sala video, sento pressione, ma fa parte della pressione. Sono due cose totalmente diverse".
Sulla partita: "Dovremo riconoscere le caratteristiche degli avversari, Cuadrado e Costa creano superiorità con i dribbling. Bisogna far fatica, non basta prepararsi solo a livello tecnico-tattico, deve scattare qualcosa nella testa".
Sulla finale del 2016: "Penso a me stesso, non ai miei colleghi. Dobbiamo concedere poco alla Juve, a livello di singoli giocatori hanno una qualità incredibile, quest'anno hanno vinto molte partite con la qualità. Non dovremo fare errori, serve coraggio in entrambe le fasi. La Juve è una grandissima squadra, ma anche loro hanno dei difetti. Speriamo di non ripetere gli errori fatti negli ultimi 10'-15' a Torino".
Gattuso sulla finale di Doha: "La vidi in tv, ho festeggiato perchè era un trofeo importante. Per noi sarebbe come vincere la Coppa del Mondo dopo l'entusiasmo di quest'estate, si percepisce e si tocca con mano. Basta poco, manca la scintilla per vedere un bel fuoco d'artificio. Per noi è importante, in questi giorni non ho caricato i ragazzi, la partita carica da sola. Giochiamo contro una squadra che negli ultimi sette anni è stata protagonista in Italia e in Europa, ha grande mentalità e grandi giocatori. Per vincere dobbiamo fare qualcosa di straordinario, ma ci dobbiamo provare. Se superiamo quest'ostacolo, possiamo fare qualcosa di importante".
Finisce qui la conferenza stampa di Leonardo Bonucci. Ora tocca a Gennaro Gattuso
Sul discorso alla squadra: "Ancora non l'ho fatto, ma non so se ci sarà bisogno. Ho visto la squadra carica e fiduciosa, per i discorsi ci pensa già il mister".
Sulla differenza tra Allegri e Gattuso: "Entrambi sono attenti agli equilibri dello spogliatoi, fanno sentire importante chiunque, sia chi non gioca sia chi non gioca".
Sul valore della Coppa Italia: "La Coppa Italia non ha lo stesso valore della Champions, ma quest'anno avrebbe un valore diverso. Interviene Gattuso: "In questo momento è la Coppa del Mondo la Coppa Italia per noi, poi vi spiego il perchè...".
Sulla differenza tra Milan e Juventus: "Ho avuto la fortuna di giocare 7 anni per la Juventus e ho imparato la mentalità nel non mollare mai: il mondo Milan mi ha dato valori importanti già dal primo giorno in cui sono entrato nel museo. Ho la fortuna di essere allenato da Gattuso, l'esempio massimo per aver tutto nel Milan, e ora lo sto scoprendo e me lo voglio vivere".
Su cosa si è immaginato: "L'unica cosa che vorrei immaginare e vivere è giocare una grande partita, portare la coppa a casa. Poi abbraccerò Buffon come tutti gli altri miei ex compagni, per quello ci sarà tempo dopo la gara: domani saremo avversari, ma nella vita ci sentiamo quasi ogni giorno. Non dovrò consolare nessuno o non dovrò essere consolato da nessuno in caso: sono contento di giocare contro una grande squadra, abbiamo iniziato questo percorso di crescita contro una grande squadra".
Su un potenziale nuovo ciclo: "I cicli iniziano sempre con una vittoria, speriamo di iniziarlo domani sera".
Sul gol allo Stadium: "E' stata una gioia personale, negli anni passati ho sempre fatto gol importanti. Ho finito il campionato con 5-6 gol, quest'anno sono fermo a due. Ciò che più mi preme, però, è vincere il primo trofeo con la maglia del Milan e dare una svolta a questa stagione".
Dove il Milan può vincere la partita: "Vinceremo se saremo cinici nelle due-tre occasioni che ci capiteranno. La Juve è una grande squadra, ha quasi conquistato lo scudetto. Domani dovremo essere squadra e fare la partita perfetta per portare a casa la gara".
Sulla possibilità di alzare la Coppa: "Alzare una coppa è già un motivo importante, farlo domani sera - dopo tutte le difficoltà incontrate durante l'anno - sarebbe importante per noi, la squadra, la società e i tifosi. Ripeto, sono fiducioso. Avremo davanti una grande squadra, che non ha vinto lo scudetto solo a livello matematico, ma venderemo cara la pelle".
Si inizia con le parole di Bonucci: "E' sempre bello giocare queste finale. Per la storia del Milan, meritiamo di giocare queste grandi partite. Il valore aggiunto per noi è sempre la squadra, Bonucci può fare ben poco se il resto della squadra non si dimostra all'altezza della situazione. Sono fiducioso perchè domani sera faremo una grande partita".
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