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LIVE Milan – Leonardo: “Mercato? Difficile il grande colpo. Mai parlato con Conte”

Leonardo
Leonardo Nascimento de Araújo torna al Milan: il brasiliano è il nuovo responsabile dell'area tecnica e sportiva. Le sue prime dichiarazioni in diretta

Daniele Triolo

Termina qui la prima conferenza stampa di Leonardo: grazie per essere stati con noi e forza Milan!

Chiusura affidata a Leonardo, che saluta i tifosi rossoneri di tutto il mondo: “Da quando è uscita questa possibilità per me, non avevo bisogno di essere annunciato per capire la forza del Milan, ciò che rappresenta il Milan. Sono sommerso di cose, la forza del Milan è impressionante. Questo ritorno cambia anche la mia vita, in generale: ho voglia di riportare, con la nuova gestione, il Milan dove tutti desideriamo. Ci vorrà un po' di tempo, lo sappiamo, ma questo è”.

Sulle prospettive con la UEFA, risponde Scaroni: “Terreno nuovo per tutti noi, ciò che è successo al Milan non era mai accaduto, con sentenza così penalizzante e TAS che la rimanda indietro. Sentiero inesplorato anche per i nostri avvocati. Abbiamo scritto una lettera alla UEFA, ci vedremo, credo, entro 20 giorni. La UEFA rivedrà la sentenza del TAS. Credo che il cambio di proprietà abbia ridato sicurezza alla UEFA, pensiamo di poter arrivare ad un processo per il Voluntary Agreement, ma non lo sappiamo ancora. Prudenza, penso che per agosto avremo tutto più chiaro. Il Milan sarà osservato speciale: avremo un riflettore puntato su di noi, dovremo rispettare in maniera completa il Fair Play Finanziario: non abbiamo nessuna voglia di rivivere quanto successo”.

Ora Scaroni sulle sue sensazioni da Presidente del Milan: “Devo dire una grande emozione, perché certamente, essere Presidente del Milan è un onore, siamo tutti milanisti da sempre in famiglia. Affrontare questi temi con l'attenzione mediatica che ha il Milan, pazzesco. A Vicenza non era così. E' una cosa nuova, una cosa bella. Le nuove sfide mi fanno correre l'adrenalina nelle vene. Non c'è miglior modo di ringiovanirsi che fare cose nuove. Vivo il Milan come occasione per darmi nuova linfa”.

Sui cambiamenti nella struttura del settore giovanile: “Ci vorrà un po' di tempo, dovrò conoscere meglio la realtà. Ho conosciuto l'ambiente, ma negli ultimi due anni ci sono stati tanti cambiamenti. Devo conoscere le persone, capire, parlare. Oggi la priorità è la prima squadra, con la scadenza del mercato il 17 agosto. Ma anche questo è importante: produrre giocatori con DNA da Milan, produrli qui, e lanciarli in prima squadra”.

Sui tifosi rossoneri, caldi sul 'milanismo': “Il calcio è cambiato. I conti, il Fair Play Finanziario, esistono. Il calcio che genera più soldi è quello inglese. Però ciò tiene tutto in piedi, sono i sentimenti, i legami, la storia, la tradizione. Il Milan ha avuto giocatori, dirigenti e persone più importanti di me. Non sono mai stato un Pallone d'Oro: qualcosa da giocatore ho fatto, ma non sono mai stato nemmeno tra i 20 migliori mai passati al Milan. Mi hanno scelto, credo, come figura professionale. Ma bisogna investire molto sui legami, sulla storia. E fare risultati con figure di riferimento che possono essere importanti”.

Su Manuel Locatelli: “Penso che, a prescindere da ciò che succederà, è uno dei ragazzi nati qui. Come se fosse un figlio, c'è sempre un rapporto sentimentale. Ma c'è una parte più pratica, le intenzioni del giocatore, che dobbiamo cercare di capire. Secondo me non ha ancora finito il suo percorso di crescita qui, sarebbe meglio per lui. Poi vedremo che fare con il ragazzo”.

Ancora su Bonucci: “Io credo che sia normale che un giocatore possa avere un desiderio o esprimere una situazione. Il calciatore che chiede progetti, obiettivi, è una cosa normale. Anche lui conosce gli equilibri del mercato. E' arrivato l'anno scorso come simbolo del cambiamento del Milan, ha fatto subito il capitano. Si sa l'importanza di questo giocatore. In grande sintonia, vedremo che fare: non è detto che vada, non è detto che stia”.

Sul direttore sportivo: “Una mano ci vuole, ci sono tante cose da fare in poco tempo. Ma la scelta delle persone è importante. Sarà fondamentale fare le cose con calma. E questo vale anche per i giocatori. Il margine di errore può aumentare tanto: faremo cose che riteniamo strategiche secondo le linee date dalla società: tutto ciò che faremo sarà pensato”.

Sul campionato italiano: “La Juventus vive un momento massimo della sua storia, 7 Scudetti di fila, ed oggi punta la Champions League. Un'egemonia importante. Ma il Napoli, l'Inter, che quest'anno partirà molto forte, e la Roma, molto competitiva negli ultimi anni, si sono rinforzare. Poi c'è la Lazio, che ha fatto molto bene in Italia ed in Europa. Il campionato è molto difficile, anche se vince sempre una squadra. Dobbiamo tornare nell'élite delle squadre che possono andare in Champions”.

Sulla squadra: “Avrei preferito avere il tecnico e la squadra qui, per parlare con loro, ma abbiamo tempo, torneranno il 6 dagli Stati Uniti, le cose vanno avanti anche se c'è al momento lontananza”.

Su Kalinic e André Silva: “C'era una trattativa in piedi con l'Atletico, vediamo se si potrà portare a termine. Ma il giocatore ha tante offerte. Il portoghese è un ragazzo più giovane, dobbiamo valutare la situazione diversamente”.

Sui nuovi Thiago Silva, Pato: “Questa squadra ha già una base. Se si potrà fare una scelta precisa di un giocatore che può entrare e fare bene, vediamo. Ma visti i tempi che corrono, oggi è difficile un'operazione di quel tipo”.

Su Paolo Maldini: “E' un mio grande amico, e rappresenta la storia del Milan, come tutta la sua famiglia. Valore unico, enorme: se sarà vicino a noi sarà una cosa bella”.

Sul suo stile nel Milan: “Penso che una società, alla fine, ha lo stile della proprietà, non dei suoi dirigenti. I dirigenti sono scelti, si basano sul loro modo, ma non sarò mai io a dire uno stile al progetto. Io eseguirò le linee di un progetto grande ed ambizioso, cercando di mettere in pratica delle linee chiare”.

Sui tre acquisti richiesti da Gattuso: “Il suo piano combaciava con il mio, condiviso sin dall'inizio. Torniamo, però, alle disponibilità. Siamo nel puzzle: se parte uno, si libera l'altro, se spendi un po' di qui, devi togliere un po' dall'altro lato ...”.

Su Reina-Donnarumma: “Nessuna offerta arrivata, fino ad oggi, per Reina. E' una coppia equilibrata: penso che avere un grande portiere di prospettiva come Donnarumma, 19 anni, già titolare del Milan, in Nazionale, ed un grande portiere che ha fatto tutto in carriera, che porta grinta nello spogliatorio, possa essere gestito da Gattuso. Ne abbiamo già parlato. Intanto, se arriveranno proposte, vedremo. Dovrò parlare con i giocatori, intanto ho già cominciato a sentire gli agenti”.

Sul futuro: “E' un orgoglio essere stato scelto per riportare il Milan ai livelli a cui è abituato. Una cosa che mi ha toccato profondamente. Mi passa un film nella testa e devo solo ringraziare, penso che sia un grande privilegio avere un'opportunità così”.

Sulle linee guida di Elliott: “Ingaggi pesanti? Ho risposto prima, gli ingaggi di oggi sono pesanti. Vanno ad incidere: sui trasferimenti ci sono gli ammortamenti … un giocatore, spesso, costa niente per il trasferimento quanto per l'ingaggio. E siamo legati ai parametri che ti rendono più difficile l'inserimento di grandi nomi”.

Leonardo su Gattuso: “Il mio punto di vista è condiviso dalla società. Gattuso è stato il primo ad essere confermato da Elliott nel comunicato. Sento parlare di Conte, ma è normale, siamo in mezzo al mercato e c'è un grande allenatore libero. Con Conte nessuno ha mai parlato, c'è Gattuso che è cresciuto molto e andiamo avanti con lui”.

Leonardo sulla squadra: “Devo conoscere, dal settore giovanile alla prima squadra. Penso, però, che il progetto sia dare una linea societaria. Sono del parere che la testa guida in ogni settore della società, che deve creare la sua identità di gestione. Prima troviamo l'equilibrio, sappiamo quello che vogliamo e dobbiamo organizzarlo. Cambiare l'identità di questa squadra, oggi? Questa squadra ha un'identità, ci saranno giocatori al secondo anno che giocheranno sempre meglio”.

Leonardo ancora sul mercato del Milan: “Le formule di intervento? In ogni situazione ce n'è una diversa, ma nel momento in cui si va alla pratica non si capisce. Il nostro contenitore, però, va rivisto sempre nel momento in cui va fatta un'operazione. Non penso che sia possibile fare, in questa prima finestra di mercato, il grande colpo perché negli ultimi due anni i prezzi, di trasferimenti ed ingaggi, sono raddoppiati. Nel momento, questo, non ci aiuta”.

Sul Milan: “Negli ultimi tre anni due passaggi di proprietà, idee e persone diverse, normale che la squadra subisca questi cambiamenti. Noi siamo sempre stati abituati a vedere un Milan che lotta per lo Scudetto, ma questa è una squadra che ha dimostrato di essere valida nella seconda parte dello scorso campionato: in questi giorni dovremo risolvere, in poco tempo, delle situazioni con dei giocatori che hanno giocato di meno e che, probabilmente, usciranno”.

Sulle differenze di sfida tra Milan e PSG: “Penso che i ritorni sono sempre difficili. Anche lì avevo giocato, ma qui c'è un pezzo della mia vita. A Milano sono diventato adulto, sono arrivato a 27 anni, ma ho smesso e ho cominciato a vivere da adulto a Milano. Realizzare qualcosa qui, nella mia seconda casa, può essere una grande sfida. Ma non cerco sfide. Qui c'è la mia vita, la mia storia. Penso ci sia un equilibrio molto grande nell'idea, e la realizzazione mi piace”.

Leonardo sul tradimento del passaggio all'Inter: “Capisco perfettamente che sia così. Capisco le mie scelte, capisco le reazioni. E le rispetto. Se entrano in discussione i sentimenti, è perché ci sono stati. Comunque c'è rispetto, quando è successo il mio passaggio all'Inter già avevo vissuto queste sensazioni … le rispetto”.

Leonardo su Bonucci-Caldara: “Non ho incontrato soltanto la Juventus, ma tante persone. Ho dovuto rivedere tanti rapporti, riallacciare interessi. Siamo legati al Fair Play Finanziario: l'essere stati riassunti in Europa League è stata una prova di forza di Elliott, ma siamo giocoforza legati ai parametri. Sarà un mercato non folle, ma saggio, attento, moderato per quanto potremo fare. Sulla Juventus? La situazione parte da un desiderio di Leonardo Bonucci: se sarà possibile, lo faremo. Altrimenti, vedremo, deve essere interessante per tutti. Parte da un'idea di Bonucci, da un'idea tranquilla, che ha esposto come sua. Da lì è partito il parlare, il vedere ...”.

Parla, adesso Leonardo: “Io avrò un ruolo legato a quello che il Milan produce: partite, squadra, un'idea sportiva, ma quello che mi ha fatto accettare la proposta è perché ho visto interesse per il calcio, una struttura ampia di gente giovane, capace, che ha voglia di fare. Sono molto felice per come mi hanno scelto, le modalità di scelta. E' stata una scelta di mercato, ed è stato un motivo importante per me, per arrivare alla decisione finale di cominciare insieme. E' un inizio, abbiamo bisogno di tempo per poterci organizzare come vogliamo. Ma rientrare qui dopo 9 anni, e dopo 14 che sono stato qui, rincontrare una trentina di persone che conoscevo già, ne è valsa la pena”.

Si comincia con il Presidente Paolo Scaroni: “Dovremo comportarci nel rispetto delle regole che la UEFA ci darà”.

Ci siamo, tra poco comincia la conferenza stampa di presentazione di Leonardo: come annuncia il Milan nella sala conferenze della sede sociale, 'Leo is back'!

Amiche ed amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti a 'Casa Milan' dove tra poco, alle ore 16:30, ci sarà la presentazione ufficiale di Leonardo Nascimento de Araújo, classe 1969, ex giocatore, dirigente ed allenatore del Milan, annunciato ieri come nuovo responsabile dell'area tecnico-sportiva del club di Via Aldo Rossi. Restate con noi per non perdervi neanche una dichiarazione 'live' di Leonardo!

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