Come si apprende dalle colonne di Tuttosport il direttore Xavier Jacobelli dedica ampio spazio alla situazione societaria del Milan, alla sentenza subìta dalla Uefa e all'ipotesi di vedere la società rossonera fuori dall'Europa League la prossima stagione. Sono ormai tante - troppe - le voci che vedono il club di in cattive acque, nonostante il proprietario e presidente cinese stia rispettando i suoi impegni, economici e non. Eppure ci si dimentica, come ricorda il direttore del quotidiano torinese, che esiste il Tribunale dell'Arbitrato Sportivo, meglio noto come TAS, di Losanna, al quale il Milan potrà chiedere una revisione dell'eventuale sentenza negativa attesa per metà giugno.
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L’opinione – Jacobelli: “Giù le mani dal Milan”
Tutto basato sulle incertezze legate al rifinanziamento del debito e ai passivi da corrispondere a Elliott entro ottobre 2018. Ma come fa notare Jacobelli, perché si è tenuto poco conto di tutti gli impegni onorati e rispettati da Yonghong Li, compresi i 220 milioni di debiti d'epoca berlusconiana? E cosa ancora più sorprendente: che dire delle spese folli del Psg negli ultimi anni? Basta ricordare solo quelle del mercato 2017: 220 milioni per la clausola di Neymar e un obbligo di riscatto per Mbappé fissato a 180. E a denunciare tale situazione - riporta Tuttosport - ci pensa anche il Financial Times, "una delle bibbie della stampa economica mondiale. Alla faccia del Fair play finanziario. La FIGC deve intervenire politicamente a Nyon in difesa del Milan e di tutto il calcio italiano, spinge Jacobelli: "È il momento di dire basta!".
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