Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato degli episodi arbitrali che nelle ultime settimane sono stati costati cari alle squadre italiane: ""Per dovere e rispetto istituzionale sono stato in Uefa a parlare con Ceferin, che stimo molto per il suo pragmatismo e concretezza. Dopo aver parlato dell’organizzazione di uno dei gironi dell’Europeo 2020 a Roma e della partita inaugurale all’Olimpico, dove è coinvolto anche il Coni per l’Olimpico, abbiamo affrontato il tema della Var. A nome delle società di Serie A ho chiesto come mai la Uefa non l’ha ancora adottata, considerando l’incredibile importanza delle coppe europee e gli interessi sportivi ed economici che muove".
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Malagò: “VAR in Europa? E’ solo questione di tempo”
Sulla risposta della Uefa: "Ceferin mi ha spiegato che è solo una questione di tempi: “Non ci sono solo le squadre, bisogna far crescere il livello di conoscenza, di capacità degli arbitri, e organizzare una formazione di Var per le 55 nazioni in Europa con la stessa velocità di quella di una singola federazione come quella italiana è molto più complicato”. Però l’obiettivo è quello, la strada mi sembra segnata, me lo auguro per il prossimo futuro, quanto meno per le fasi finali della Champions, quando gli arbitri cioè diventano “selezionati”, e dirigeranno quelli con skill e curriculum riconosciuti, e magari hanno avuto la possibilità dell’esperienza fatta ai Mondiali e saranno in grado di gestire il problema Var. Quello che è sicuro, ed è sotto gli occhi di tutti il dato obiettivo, è che con la Var certi disastri arbitrali delle ultime partite sarebbero stati evitati".
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