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Maldini, l’attesa è finita, ma la pelle è sempre stata rossonera

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Era il 31 maggio 2009 quando Maldini ha lasciato il calcio. Ora torna al Milan dopo aver detto no diverse volte e aspettato un progetto serio.

Stefano Bressi

Dopo 902 presenze con la maglia del Milan, quando il 31 maggio 2009 se l'è sfilata per l'ultima volta sicuramente Paolo Maldini ha provato una sensazione strana. Ma per lui i colori rossoneri non erano solo un pallone, un campo, un gioco o un lavoro. Il Milan per Paolo era molto di più. Lo ha respirato in casa fin da bambino, visto che il papà, Cesare Maldini, è stato capitano e campione del primo Milan vincente. Ecco perché dopo quel giorno di 9 anni fa, Maldini stava aspettando, senza avere tuttavia fretta. I suoi principi sono sempre stati chiari, scrive La Gazzetta dello Sport: niente ruoli di rappresentanza. Non ha mai forzato la mano, ma certamente si sarà chiesto come mai la società non lo chiamasse. Nelle interviste era stato molto critico, ma più che altro perché preoccupato, oltre che perché da grande conoscitore di calcio aveva intuito qualcosa non andasse. Inoltre voleva ricordare bene che il Milan deve vincere, sempre e comunque.

. Maldini non si è lasciato abbindolare dal progetto cinese, cogliendo immediatamente tutti i problemi. Si è preso anche diverse critiche dai tifosi, che pensavano fosse lui a pretendere troppo, ma a oggi si comprendono perfettamente i motivi del no. Paolo avrebbe detto sì solo a un progetto serio e concreto. E questo può far sorridere i tifosi oggi. I cinesi cercavano un parafulmine, qualcuno che si prendesse l'acqua sotto il diluvio. Aveva ragione anche quando, dopo l'esclusione dalle coppe, disse che se la UEFA aveva preso questa decisione aveva delle buone ragioni. Aveva ragione: cambiata proprietà riecco l'Europa League. E ora che c'è una società seria anche lui ha deciso di tornare.

Nel frattempo, in questi nove anni, Maldini ha riscoperto la vita da "casalingo". Ha fatto il marito e il papà a tempo pieno, riscoprendo il gusto di passare del tempo con gli amici. Diverse volte ha rifiutato offerte, altre volte le ha accettate ma non se n'è poi fatto nulla. Dopo aver smesso di giocare Carlo Ancelotti gli ha proposto un ruolo al Chelsea, ma aveva appena smesso e si sentiva troppo legato al Milan. Ora sarà anche opinionista di DAZN nella prossima stagione.

Lo sport, però, non è mai uscito dalla vita di Maldini. Spesso presente a San Siro per il suo Milan, molto attivo con i guantoni da boxe, ha migliorato il proprio livello a tennis. È ancora in forma, quasi come quando giocava. Le ginocchia, però, sono in difficoltà.

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