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Il calcio italiano è sempre più in mano ai cinesi. Non solo Milan e Inter. Mentre Wanda, proprietaria di Infront, advisor della Lega, cede il 17% dell'Atletico Madrid a Quantum Pacific, il controllo di Mediapro (azienda che si è aggiudicata i diritti del prossimo triennio di Serie A) passa nelle mani del fondo Orient Hontai Capital. L'azienda spagnola ha offerto 1 milardo e 50 milioni per il campionato italiano, sbaragliando la concorrenza di Sky e Mediaset Premium. Tra circa un mese Mediapro dovrà fornire le garanzie finanziarie alla Lega, ma non sarà un problema. Ancora meno adesso, che alle spalle c'è una realtà forte come il fondo cinese. A quel punto MediaPro potrà rivendere i diritti a Sky e Mediaset, anche se l'obiettivo resta quello di creare un canale tematico. In ogni caso, l'operazione cinese segnala un gruppo con un fatturao da 1,6 miliardi in ascesa e che vuole conquistare anche il mercato italiano, dopo la Liga. Orient Hontai Capital ha rilevato per 900 milioni il 54% della casa madre di Mediapro. Operazione che conferma inoltre come la stretta del governo cinese su operazioni all'estero non sia categorica, ma dipenda dal tipo di investimento. Dal punto di vista operativo, comunque, in Mediapro non cambierà nulla.
Intanto, scrive La Gazzetta dello Sport, in Lega è stallo sulle nomine. L'assemblea di ieri è andata deserta. Rinvio a data destinarsi. Per il ruolo di amministratore delegato restano in carica Sami Kahale e Luigi De Siervo. La Lega, d'altronde, è commissariata da quasi un anno. Si attenderà dunque il rientro di Giovanni Malagò dalle Olimpiadi. La prima assemblea sarà il 27 febbraio, ma all'ordine del giorno non ci saranno le elezioni. Malagò vorrà proporre la propria agenda di lavoro, a cominciare dall'adeguamento dello statuto ai principi informatori.
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