archivio2018

Milan, attaccanti sul banco degli imputati: l’analisi

André Silva e Patrick Cutrone, Milan, Getty Images
L'attacco rossonero (10° in Serie A) non segna e la maggior parte della responsabilità è sui 3 attaccanti, alle prese con una stagione a dir poco complicata

Redazione

Attacco, è crisi

—  

(di Valerio Paini)

All'indomani della sconfitta col Benevento, il Milan si è ritrovato ancora una volta, in questa stagione, a doversi fare un esame di coscienza per capire quali fossero le reali ambizioni della squadra e le conseguenti motivazioni da mettere in gioco. Se da una parte l'obiettivo Europa League è ancora alla portata, dall'altra c'è da fronteggiare un calo spropositato delle prestazioni, frutto del crollo fisico ma soprattutto mentale di una squadra che sembra essersi svuotata dell'animo battagliero e orgoglioso degli scorsi mesi. Sul banco degli imputati, come di consueto, sono finiti i 3 attaccanti rossoneri, mai pericolosi e sempre sterili, incapaci di risolvere da soli, con un loro lampo, la partita. Analizziamo la, sin qui, deludente stagione di tutti e tre.

Patrick Cutrone

—  

Il giovanissimo talento del vivaio rossonero è di certo quello che, rispetto agli altri, ha meno responsabilità per la sterilità dell'attacco. Alla prima stagione in prima squadra, Cutrone si è distinto per grinta e impegno, spesso utilizzato per destabilizzare gli avversari anche a partita in corso, ha spesso pagato il mal posizionamento (tante volte infatti è stato schierato come esterno d'attacco) e la convivenza con un'altra punta, che sembra non favorirlo particolarmente. Nonostante i grandi margini di miglioramento, è evidente che non si possa affidare tutto il peso dell'attacco a un diciannovenne, soprattutto se la squadra ha ambizioni europee, ma Patrick ha comunque stupito con i suoi 7 gol in campionato, su 25 apparizioni in cui ha anche fornito 2 assist, e con i suoi 15 gol (e 4 assist) complessivi spalmati nelle 42 partite fatte in tutte le competizioni. Il presente è roseo, il futuro lo è ancora di più.

André Silva

—  

Il giovane portoghese arrivato dal Porto ha sicuramente pagato il lungo periodo di adattamento con il calcio italiano e la sua predisposizione verso il gioco al fianco di un'altra punta. Nel 4-3-3 è sempre sembrato abbastanza avulso, poco coinvolto e spesso spaesato. I primi gol in campionato, datati marzo 2018, dimostrano quanto ci sia voluto per sbloccarsi ma ora, dopo alcune prestazioni decisive, sembra essersi perso proprio sul più bello, un po' come tutta la squadra. Evidenti sono le sue doti tecniche, la sua eleganza nel controllo e la sua capacità anche nel giocare per la squadra, pecca soprattutto in cinismo e i numeri sostengono proprio questa tesi: sono stati solo 2 i gol in campionato in 23 apparizioni, mentre, considerando anche l'Europa League e la Coppa Italia il suo bottino sale a 10 gol, e 1 assist, totali in 39 presenze stagionali. I 40 milioni investiti su di lui non stanno pagando, ma disinvestire ora sarebbe un azzardo ancor più grande per un ragazzo di indiscusso talento.

Nikola Kalinic

—  

L'attaccante croato classe '88 è sicuramente la delusione più grande del Milan di questa stagione. Tutti avevano riposto grande fiducia su di lui, in primis la società col suo investimento da 25 milioni, ma il salto di qualità sembra essere stato troppo grande anche per lui. Uomo di notevole esperienza, anche internazionale, non ha saputo conquistare il pubblico di San Siro proprio per la sua sterilità sotto porta, condita da errori grossolani, che hanno incrinato sempre di più il rapporto con i tifosi e peggiorato la sua condizione soprattutto psicologica. Nonostante sia Vincenzo Montella, sia Gennaro Gattuso, si siano affidati spesso a lui per la rara capacità di far giocare, salire e girare la squadra, alla fine il Milan ha comunque pagato il fatto che non riuscisse a concretizzare moli importanti di gioco: per lui solo 5 gol, tutti realizzati in campionato, e 6 assist nelle 36 partite giocate in tutte le competizioni, un bottino misero per un giocatore che avrebbe dovuto caricarsi tutto il peso dell'attacco e fare da guida ai giovani talentuosi presenti in rosa.

TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:

SEGUICI SU ///  ///  ///  /// 

SCARICA LA NOSTRA APPiOS /// Android

tutte le notizie di