Milan-Betis, la storia del match: ecco i precedenti a San Siro

Fonte: acmilan.com

IL TIRO DELLA... DOMENICA

Francisco Javier Lopez Garcia, un nome lunghissimo per la mancata qualificazione agli Ottavi di Finale di Coppa delle Coppe. Un tiro della domenica, il suo, scoccato in un mercoledì sera con 60mila tifosi rossoneri a San Siro. È il settembre del 1977, quindici giorni dopo il 2-0 subito sul campo del Betis all'andata. Tre giorni prima della sfida di ritorno con gli spagnoli, la squadra allenata da Nils Liedholm era andata autorevolmente a pareggiare 1-1 sul campo della Juventus, risultato impensabile solo pochi mesi prima quando la squadra rossonera si salvò solo all'ultima giornata sul campo del Cesena. Milan-Betis gara di ritorno, con Aldo Maldera in campo nonostante il ginocchio dolorante, vede i rossoneri partire forte: reti di Ugo Tosetto e Fabio Capello, almeno i supplementari sono vicini. Ma mentre cerca il terzo gol, quello della qualificazione, il Milan subisce la rete degli spagnoli sul tiro dal limite del citato Lopez. L'unica conclusione in porta del Betis Siviglia nel secondo tempo, il gol che con il 2-1 qualifica gli spagnoli agli Ottavi.

DECIDE IL CILENO

Estate 2007. Fresco di Champions League conquistata ad Atene, il Milan è concentrato sulla Supercoppa Europea contro... il Siviglia. Ma prima di affrontare i rivali cittadini, la squadra rossonera gioca una amichevole, il 9 agosto 2007, sul campo del Betis. Reduci da un quadrangolare a Mosca, i giocatori di Ancelotti perdono 1-0, con un gol a inizio ripresa di un nazionale cileno, il centrocampista Mark Gonzalez.

SCINTILLE SETIEN

Quique Setien è ancora oggi l'allenatore del Betis, così come lo era il 9 agosto 2017, il giorno della prima uscita di Leonardo Bonucci con la maglia del Milan. Amichevole non a San Siro e nemmeno a Siviglia, ma a Catania. La Var annulla un gol ad André Silva, mentre all'89° minuto assegna il rigore del 2-1 agli spagnoli, trasformato da Sanabria. Spigoloso e grintoso in panchina, Quique Setien aveva dimostrato di tenere molto a quella amichevole, poi vinta dalla sua squadra di misura nel finale.

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