Un botta e risposta infuocato e inatteso quello che ha contraddistinto il post gara di Roma tra il Ministro degli Interni e tifoso rossonero Matteo Salvini e il tecnico del Milan Gennaro Gattuso. Già nel recente passato il leader della Lega Nord aveva punzecchiato l'ambiente di Milanello, per l'espulsione rimediata contro la Juventus.
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Milan, botta e risposta tra Salvini e Gattuso! Il tecnico: “Pensi all’Italia”
, ma questa volta al centro delle critiche c'era Gattuso, reo di non aver fatto cambi per tutta la gara. "Una volta che segni in una partita così complicata è normale che ti chiudano dietro. Gattuso cosa aspettava a fare i cambi? I supplementari? Spiegatemi questa testardaggine. Non ci voleva un allenatore esperto per capirlo, ci sarei arrivato anche io che non ho il patentino per allenare".
A queste dichiarazioni, però, ci si poteva aspettare un Gattuso che passasse oltre, invece.. "Non parlo di politica perché non ne capisco, quindi chiedo a lui di pensare solo a quello, perché se in Italia con tutti i problemi che abbiamo c'è il tempo di pensare al calcio, allora siamo messi male. Da tempo dice queste cose, prima con Higuain e oggi con i cambi. Siamo un paese incredibile, continuiamo così. Da italiano potrei dirgli tante cose. Perché non ho fatto sostituzioni? Prima del vantaggio volevo cambiare gli esterni, poi ho deciso di non spezzare il gioco".
Salvini ha anche detto la sua sul probabile arrivo di Ibrahimovic: "Non so quanto equilibrio possa portare nello spogliatoio. Certo se lasci Cutrone solo come un palo in mezzo al nulla, allora pensi al peso differente di Ibra, ma i problemi del Milan sono più a centrocampo e dietro. Quando ho visto la difesa di oggi mi sono fatto un segno della croce".
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