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archivio2018
Il Milan si avvia a chiudere il 2018 con molti dubbi e tanti rimpianti per un'annata che aveva tutto per essere quella definitiva rinascita e che invece potrebbe rivelarsi l'ennesima stagione di transizione. In mezzo a tanti problemi, però, il "Diavolo" sembra aver trovato almeno una certezza a cui aggrapparsi: Alessio Romagnoli. Il difensore classe '95, perso il compagno di reparto Leonardo Bonucci, con cui aveva dato vita a una delle coppie di centrali migliori della Serie A nella prima parte del 2018, si è caricato il Milan (di cui è diventato meritatamente capitano) sulle spalle diventandone una pedina fondamentale e un leader in campo e fuori.
La stagione del numero 13 era iniziata benissimo, con un rinnovo fino al 2022 , nel pieno della crisi societaria che avrebbe portato al passaggio di proprietà del club, dalle mani del misterioso a quelle, solidissime di Elliott. In un momento delicatissimo, in cui il futuro del club di via Aldo Rossi sembrava a dir poco nebuloso, Romagnoli ha dimostrato di avere piena fiducia nel progetto rossonero, mettendo da parte ogni possibile tentazione di mercato scegliendo di diventare una bandiera del nuovo Milan e non è un caso che, all'addio di Bonucci, la fascia di capitano sia stata affidata proprio a lui, in un passaggio di consegne dal valore molto più che simbolico.
Finita l'estate, a parlare, è stato il campo e dopo qualche incertezza di troppo a inizio stagione (si vedano i gol subiti a Napoli all'esordio stagionale e la sciocchezza di Empoli, quando ha regalato il rigore del definitivo 1-1 ai toscani) Romagnoli è salito di colpi partita dopo partita, diventando il faro della difesa rossonera passata dall'essere fin troppo battuta a certezza da cui ripartire nelle prossime partite. A tutto questo, poi, bisogna aggiungere due gol pesantissimi, arrivati entrambi nel finale di partita, contro Genoa e Udinese, gol che hanno portato nelle casse rossonere 4 preziosissimi punti in classifica. Sembrava l'inizio di un periodo d'oro per Alessio, che invece è, uno dei tantissimi che hanno minato la stagione rossonera fin qui.
Il Capitano, però, non si è abbattuto ed è tornato in campo ben prima del previsto, un mese dopo l'infortunio quando molti parlavano di quasi due mesi di stop e si è ripreso il Milan, giocando due ottime partite contro Bologna e Fiorentina. In attesa di ritrovare e soprattutto Caldara, con cui dovrebbe formare la coppia del presente e del futuro del Milan, Romagnoli continua a lavorare e il Milan, non ci sono dubbi a riguardo, ripartirà da lui nel 2019.
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