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Guardare il bicchiere mezzo pieno è un tentativo di ricerca di serenità che nel calcio, spesso, serve più come alibi che come vera e propria soddisfazione. Trovare piena almeno una metà del bicchiere chiamato Milan, oggi, è difficile: se da una parte la squadra sta disputando una stagione positiva, con il quarto posto in campionato e una qualificazione ancora apertissima in Europa League, dall'altra gli infortuni continuano - giorno dopo giorno - a falcidiare la rosa di Gattuso, mietendo vittime quotidiane. Caldara, Musacchio, Biglia, Bonaventura, Calhanoglu (in fase di recupero) e, per ultimo, . Appare allora inevitabile, in questa situazione, andare alla ricerca di un raggio di luce. Ed appare un controsenso trovarlo nell'infermeria. La stessa che, in queste settimane, è più affollata che mai.
Già, l'infermeria. Perchè qualche notizia positiva arriva anche da lì e riguarda i terzini. Andrea Conti e Ivan Strinic, infatti, stanno tornando in gruppo. Tanti gli elementi che i due hanno in comune: il ruolo, la voglia di riscatto e infortuni decisamente seri alle spalle. Dopo oltre quattrocento giorni, l'ex Atalanta sta tornando. Il doppio infortunio al crociato sembra alle spalle, .
Dall'altra parte, invece, Ivan Strinic: arrivato a parametro zero in estate tra lo scetticismo generale, ha aumentato le perplessità non scendendo mai in campo, a causa di alcuni problemi cardiaci che lo hanno costretto a diversi mesi ai box. . Gattuso ha ora in mano due forze fresche da gettare nella mischia con cautela, senza clamorosi rischi: Andrea e Ivan, dalla loro, non vedono l'ora di mangiarsi l'erba. Perchè in casi come questi occorre cercare (e guardare) anche il bicchiere mezzo pieno.
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