Il futuro del Milan è partito ieri. La conferma di Gennaro Gattuso in panchina è il primo tassello nella costruzione delle prossime stagioni. Al momento, però, altre certezze ce ne sono poche. Si parte con le questioni societarie, anche se gli 11 milioni da Yonghong Li risultano arrivati, fino ad arrivare al verdetto della UEFA sul settlement agreement, per cui intorno a metà aprile ci sarà un appuntamento a Nyon, mentre la decisione sarà a maggio. Da questa decisione dipenderà anche il mercato della prossima estate del Milan. La priorità, ormai confermatissima, è quella di ingaggiare un vero grande attaccante. Lo ha fatto capire anche lo stesso Gattuso dopo il Derby, senza sbilanciarsi troppo e dividendo le "colpe" tra se stesso e gli attaccanti attuali che fanno fatica a far gol.
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Milan, è Belotti il regalo per Gattuso
Rino e Massimiliano Mirabelli hanno dimostrato di essere sulla stessa lunghezza d'onda in più occasioni e anche per quanto riguarda il profilo ideale per l'attacco milanista c'è intesa. Secondo il Corriere dello Sport, il sogno è di nuovo Andrea Belotti, inseguito già la scorsa estate dal direttore sportivo rossonero e allenato a Palermo da Gatuso. Il suo prezzo, però, era di 100 milioni come la clausola rescissoria valida per l'estero. Il Torino aveva chiuso la porta a ogni possibilità di sconto o di inserimento di contropartite. Il Milan aveva già speso 38 milioni per André Silva e alla fine scelse Nikola Kalinic a 25 milioni, scelta che si è rivelata quanto meno discutibile.
A distanza di un anno, però, la situazione è leggermente cambiata. Belotti non ha ripetuto la super stagione passata, anche per qualche guaio fisico. I 26 gol del 2017 sono un ricordo, visto che per ora è solo a quota 9 di cui 3 fatti due giorni fa. Potrebbe ancora concludere la stagione a livelli importanti, ma la valutazione potrebbe comunque essere calata. I granata potrebbero accettare anche 60-70 milioni e anche con l'inserimento di qualche contropartita. Il rapporto tra il Gallo e l'ambiente torinese non è più quello di un anno fa: se sarà cessione nessuno si strapperà i capelli. Inoltre, il Toro deve ancora pagare 15 milioni al Milan per il riscatto di M'Baye Niang. Insomma, la strada verso Belotti stavolta pare in discesa.
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