'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha dedicato un approfondimento al Milan di Gennaro Gattuso, atteso da un doppio esame, nel giro di quattro giorni, contro la Lazio, tra (domani pomeriggio) e semifinale di andata di Coppa Italia (mercoledì sera). Avversario più ostico non avrebbe potuto esserci per i rossoneri: la Lazio, infatti, è una delle compagini più in forma del momento.
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Milan, è l’ora della svolta
Per capire, però, se il percorso di maturazione del Milan, in evidente fase di crescita, stia giungendo a maturazione, quelle contro i biancocelesti rappresenteranno due banchi di prova molto attendibili. Il Diavolo, infatti, ha vinto le ultime due gare consecutive contro Crotone e Cagliari, cerca la terza vittoria di fila (non succede dall'epoca di Clarence Seedorf) ed accorciato le distanze dalla zona Europa, ma, adesso, dovrà necessariamente proseguire nell'opera di riavvicinamento.
D'altra parte, bisognerà stare però attenti al rovescio della medaglia: qualora, infatti, il rendimento del Milan nelle due partite contro la squadra di Simone Inzaghi non fosse sufficiente, si rischierebbe di vedere nero già a fine gennaio. Se non è uno snodo fondamentale nell'annata dei rossoneri, poco ci manca. Il Milan si presentò alla gara d'andata, ha fatto notare oggi la 'rosea', lanciatissimo, con 6 vittorie tra preliminari di Europa League e campionato, poi crollò (1-4) sotto i colpi di Ciro Immobile.
Il 4-3-3 di Vincenzo Montella, che era sempre parso una certezza, si sgretolò, ed il tecnico campano cominciò il valzer del cambio modulo che trascinò il Milan in un vortice di risultati negativi senza fine. Un girone dopo, Gattuso è tornato alla proposta tattica di inizio anno, ma ora i rossoneri sembrano più dinamici: cresce, tra l'altro, il rendimento, e l'affiatamento, di Franck Kessié e Nikola Kalinić, con l'ivoriano che potrà risultare decisivo nel suo duello in mezzo al campo con Sergej Milinković-Savić.
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