Saranno giorni lunghi e travagliati quelli vissuti dal Milan, che si è visto chiudere la porta in faccia dalla Uefa. Il principale organo europeo di calcio ha negato la possibilità al club rossonero , ossia un patteggiamento delle sanzioni per il mancato rispetto dei parametri del Fair Play Finanziario riguardante il triennio 2014-2017.
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Milan, ecco chi deciderà le tue sorti a giugno
Ora bisogna solo aspettare quale sarà la sanzione prevista per la società di Via Aldo Rossi, che verrà decisa a metà giugno dalla Camera di investigazione dell'Organo di Controllo Finanziario per Club Uefa, meglio abbreviata con l'acronimo CFCB.
La Camera è un organo interno alla Federazione, incaricata nel prendere decisioni solo sugli aspetti legati al rispetto dei parametri del famigerato fair play finanziario: in parole povere, una sorta di Corte di Cassazione alla quale spetta l'ultima e definitiva parola sulla vicenda. Essa è composto da cinque membri, compreso il presidente, e si decide per maggioranza. Dal momento che non c'è l'obbligo per tutti di presenziare al momento della sentenza, in caso di parità del voto, quello del Presidente - Josè Narciso da Cunha Rodrigues - vale doppio.
Come riporta Tuttosport nell'edizione odierna gli scenari sono molteplici e le decisioni possono spaziare dal semplice ammonimento fino alla revoca dei titoli vinti (non è il caso del Milan), passando per il blocco del mercato, la limitazione della rosa e l'esclusione dalle competizioni europee: quest'ultimo sì, può rappresentare un serio rischio per i rossoneri.
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