Ieri, al quotidiano 'La Stampa', ha parlato Paolo Scaroni, Presidente del nuovo Milan targato Elliott Management Corporation, e ha spiegato come “”.
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Milan, ecco i piani di Elliott: dalla quotazione in borsa al nuovo stadio
Nulla di più vero. Ed il Milan, sotto l'egida della famiglia Singer, vuole tornare ad essere protagonista, in Italia ed in Europa, attraverso un percorso che restituisca solidità economica alla società e competitività alla rosa a disposizione di Gennaro Gattuso. “Una serie di sviluppi nell’ultima stagione possono rimettere le squadre italiane al centro dell’equazione calcistica mondiale. Non so se ce la faremo già quest'anno – ha sottolineato Scaroni -, ma le nuove piattaforme sono chiaramente pronte”.
Ed il Milan, in questo senso, vuole imprimere una netta accelerata: operata una rivoluzione in società, con robusto restyling dei quadri dirigenziali, si punta ora a strappare Ivan Gazidis, manager sudafricano di passaporto inglese, all'Arsenal. Ci sono, però, dei dettagli contrattuali tra Gazidis ed i 'Gunners' che vanno risolti. Poi, eventualmente, verrà accolto in società uno dei dirigenti più bravi e capaci della Premier League, abile nel far impennare introiti e fatturato della società londinese.
Dal punto di vista finanziario, poi, la filosofia di Elliott sembra chiara: non venderà oggi, in utile, perché, con la squadra a garanzia di un prestito, l'eventuale plusvalenza della squadra data in pegno andrebbe restituita a Yonghong Li, il vecchio proprietario cinese. Elliott, dunque, investirà per creare valore sul Milan e nel Milan, prima di pensare, nel caso, ad una strategia d'uscita. Ed a tal proposito, Scaroni ha evidenziato: “Ci sono molti modelli, e c’è la borsa. Barcellona e Real Madrid hanno un azionariato popolare, il Bayern Monaco ha un azionariato dei tifosi al 73% con Audi, Adidas e Allianz al 9% ciascuno per promuovere la Baviera. E c’è sempre il grande imprenditore. Diamoci qualche anno e vedremo”.
Il futuro del Milan, però, non potrà che passare anche dalla questione stadio: per Scaroni, , perché arriverebbe a raddoppiare gli incassi per le partite. Elliott, invece, sembra aperto a tutte le ipotesi, dalla ristrutturazione di San Siro insieme all’Inter fino alla costruzione di un nuovo stadio. L’area sarebbe quella di Sesto San Giovanni, con oltre 2 milioni di metri quadri. Proprio vero: al Milan è iniziata una nuova era …
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