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Milan, ecco il piano da presentare all’Uefa: tre le armi a disposizione

Salvatore Cantone

Il Milan continua a lavorare per cercare di convincere l'Uefa a non procedere all'esclusione dalle coppe: ecco le armi a disposizione dei rossoneri
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Come viene evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, sono settimane molto importanti per il Milan. A fine giugno si riuscirà ad avere un quadro definitivo della situazione, nel bene o nel male, considerando che  il club rossonero dovrebbe essere convocato a Nyon il 7 giugno prossimo per poi ricevere la sentenza la settimana successiva.

TASK FORCE - Come noto, Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, sta lavorando molto per cercare di ribaltare la situazione e di evitare dunque al club di essere escluso dalle coppe europee. A tal proposito, è stata creata una task force guidata appunto dal dirigente e dal direttore finanziario Valentina Montanari, che sta mettendo in evidenza tutti gli aspetti più importanti da presentare alla Uefa nel prossimo incontro.

ARMI - Ma quali sono le "armi" che metterà in campo il Milan? La tesi difensiva della società si baserà soprattutto sulle garanzie utili a dimostrare la continuità aziendale e la sostenibilità finanziaria a prescindere da eventuali cambi di proprietà e infine si metterà in evidenza il peso del club rossonero e la sua importanza in Europa anche dal punto di vista economico, oltre ad aspettarsi un appoggio da parte delle istituzioni calcistiche italiane. Intanto, le ultime indiscrezioni provenienti dalla Cina parlano di un Yonghong Li tranquillo, intenzionato a rifinanziare il debito nei confronti del fondo Elliott, tuttavia il tempo stringe: entro il 15 giugno il presidente dovrà sottoscrivere l'ultimo aumento di capitale da 30 milioni di euro.

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