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Milan, ecco l’Arsenal: il focus sulla formazione di Wenger

Patrick Iannarelli

Il Milan di Gennaro Gattuso affronterà l'Arsenal negli ottavi di finale di Europa League. Andiamo alla scoperta della formazione di Arsene Wenger

ARSENAL

Victoria concordia crescit.  La vittoria cresce con l'armonia. Entrando all'Emirates Stadium si leggono queste parole, che incarnano in pieno lo stile Arsenal. I gunners saranno i prossimi avversari del Milan negli ottavi di Europa League, una squadra dalla tradizione europea alquanto particolare e con un punto di riferimento che accompagna le avventure dei biancorossi sin dal 1996: parliamo ovviamente di Arséne Wenger. Nelle ultime stagioni qualcosa sembra essersi scollato dalle parti di Londra Nord: sesto posto in campionato, otto sconfitte in 27 gare. Troppe per un club come l'Arsenal, inaccettabili per una compagine che puntava alla vittoria dell'Europa League. Momento negativo, ma ovviamente ci sono diversi fattori che possono fare la differenza. L'esperienza europea della rosa è notevole, quella del tecnico alsaziano fa invidia a parecchi addetti ai lavori. L'Arsenal è in crisi ma non molla, soprattutto adesso, in un ottavo di finale che promette spettacolo.

 

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DIFESA

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Uno dei punti deboli di questa rosa è proprio la difesa. Tanti validi elementi, partendo soprattutto dalla porta: Cech ed Ospina non solo da scartare, ma il periodo negativo ha influenzato anche le loro prestazioni. E la carta d'identità dell'ex Chelsea inizia a diventare pesante. Koscielny e Mustafi sono due ottimi elementi, ma spesso hanno dimostrato di non saper reggere la pressione. Bellerin non sta vivendo un buon momento di forma, l'unica sicurezza sembra essere la fisicità di Kolasinac. Per competere con i top club d'Europa serve qualcosa di più concreto, soprattutto nelle rotazioni: Mertesacker, Monreal e Chambers, per vari motivi, non sono al livello delle prime cinque difese della Premier League.

 

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CENTROCAMPO

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Il mercato invernale ha portato un uomo di grande qualità come Henrikh Mkhitaryan, l'armeno dai piedi buoni. Mesut Özil ricopre lo stesso ruolo, ma il tedesco pecca di continuità: troppi alti e bassi in questo campionato. I piedi buoni ci sono, ma spesso vengono messi fuori ruolo. In più l'Arsenal deve fare i conti con una mediana sulla carta forte fisicamente, ma spesso troppo distratta. Xhaka, Elneny, Ramsey, Wilshere: tutti calciatori di altissima qualità ma che hanno la necessità di trovare la giusta forma fisica dopo troppi stop, ma anche la giusta concentrazione. Maitland-Niles è una delle mine vaganti di questo reparto: inglese classe 1997, riesce a giocare molto bene sulle corsie esterne e sa esprimere al meglio il credo calcistico di Wenger.

 

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ATTACCO

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I quattro nomi che troviamo in questo reparto possono far sussultare più di qualche tifoso rossonero. Pierre-Emerick Aubameyang, Alexandre Lacazette e Danny Welbeck. Si aggiunge anche Alex Iwobi, nipote di Jay Jay Okocha, più ala sinistra che attaccante centrale. Ma ci sono diversi punti problematici. Il gabonese non giocherà contro il Milan, visto che non può essere impiegato in Europa League. Il francese è alle prese con un problema al ginocchio e salterà molto probabilmente i rossoneri. Welbeck e Iwobi non sono veri attaccanti e ovviamente giocheranno tra le linee. Un bel problema, visto che la difesa rossonera continua a rimanere blindata.

 

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PUNTI DI FORZA

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Quando si parla di Arsenal, non ci si può dimenticare la qualità. Molti elementi non sono al top della forma, ma il calcio di Wenger rimane. Velocità e possesso palla, non un avversario da sottovalutare. Un altro pregio di questa squadra è sicuramente l'esperienza internazionale: come club e come singoli, c'è molta esperienza in campo europeo. Tante le stagioni in Champions League, anche se l'unica finale resta quella del 2006 contro il Barcellona. Una compagine che sa il fatto suo, nonostante siano cambiate davvero moltissime cose rispetto qualche anno fa.

 

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PUNTI DEBOLI

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La bellezza di una squadra spesso lascia spazio anche a delle imperfezioni. E in questo momento storico, questo Arsenal ha molte problematiche da risolvere. In primo luogo il rapporto tra squadra e allenatore, palesemente logoro. Spesso Wenger si fossilizza su un'idea di calcio poco praticabile, soprattutto in campo europeo. La mancanza di concentrazione è un altro problema molto grave dei gunners: spesso la squadra crolla nel momento maggiore di difficoltà, andando in confusione totale. Una prova concreta è il match contro l'Ostersund, ma tornando indietro nel tempo, il 4-0 con cui il Milan si liberò dei londinesi è lo specchio della continuità negativa di questa squadra, che non ha mai abbandonato le vecchie brutte abitudini.

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