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Milan, Elliott valuta il ricorso al TAS di Losanna: nuovo round con l’UEFA?

Alessio Roccio

Il Milan e nella fattispecie il fondo Elliott valuta il ricorso al TAS di Losanna dopo la sentenza della UEFA: per il fondo il 2021 sarebbe troppo vicino

Il club rossonero si lecca le ferite dopo una delle settimane peggiori da quando la nuova proprietà si è insediata a Casa Milan. Dopo l'uscita dall'Europa League è arrivata puntuale la sentenza della UEFA da Nyon, che se inizialmente è stata vista positivamente dal Milan - perché poteva andare peggio e va detto - ora Elliott starebbe valutando se fare o meno ricorso al TAS di Losanna.

Se per alcuni esperti del settore rispetto alla situazione attuale del club di via Aldo Rossi, secondo il fondo americano ci sarebbero almeno un paio di punti in cui vorrebbe chiarezza. Elliott avrebbe dato mandato ai suoi legali per studiare attentamente la sentenza, valutarne il giusto grado della decisione e optare infine per un ricorso o meno al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS).

Il fondo americano, come scrive questa mattina 'Tuttosport', riterrebbe insufficiente il tempo concesso dalla UEFA per rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario (2021). Elliott potrebbe basare su questo aspetto il suo ricorso. Ma c'è anche un altro punto secondo cui la famiglia Singer vuole maggiore chiarezza: quello relativo ai 30 milioni di tolleranza. Il fondo non vuole lasciare nulla al caso e sono note le sue battaglie legali per arrivare a ottenere ciò che ritiene più giusto.

Quello che è certo è che il caso del Milan non ha precedenti storici e un eventuale nuovo round con la UEFA diventerebbe assolutamente materia di studio in futuro per la giurisprudenza. Dunque, tutto rimane aperto. Da Londra si aspetta l'input e entro pochi giorni sapremo se il Milan chiuderà questa pagina della sua storia oppure continuerà a battagliare legalmente con gli organi europei.

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