Laura Fusetti, difensore del Milan femminile di Carolina Morace e della Nazionale italiana, ha parlato ai microfoni di Radio Rossonera.
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Milan Femminile, Fusetti: “Arriva il difficile. Derby? Sarà storico”
Sull'arrivo al Milan: "Credo che nessuno possa dire di no al Milan solo per il nome ed il blasone che ha. La cosa che mi ha colpito di più è che il Milan si è interessato a noi giocatrici anche dal punto di vista umano, ad esempio offrendoci corsi formativi di lingua inglese; davvero un'ottima cosa per noi che potremmo far fatica a trovare lavoro una volta appese le scarpe al chiodo".
Sull'umiltà del gruppo: "Il nostro punto di forza è: una per tutte, tutte per una perché dove non arriva il singolo arriva la squadra, in campo ci aiutiamo molto. Abbiamo tanta voglia di dimostrare qualcosa e coach Morace riesce a trasmetterci grinta e determinazione. Il video delle oche? Ci ha aperto gli occhi: tante volte nel calcio si pensa all'individualità ma è con il lavoro di squadra che si riesce a dare quel qualcosa in più".
Sul suo stile di gioco: "Mi sento molto bene, sto rendendo al meglio grazie al lavoro dei preparatori atletici e di tutto lo staff. Io cerco sempre di dare il massimo quando scendo in campo cercando di aiutare le mie compagne. Da piccola non ho avuta la fortuna di avere come modello una calciatrice ma negli ultimi anni mi sono ispirata Roberta D'Adda. Ora come ora invece per le bambine che giocano a calcio c'è la possibilità di prendere come riferimento delle calciatrici e questa è una cosa davvero importante. Come riferimento a livello maschile invece ho sempre preso Puyol: uno dei difensori centrali più forti che ci siano mai stati, ogni tanto riguardo i suoi interventi in scivolata. L'importanza del mio numero di maglia? Per me è un privilegio poter indossare la numero 6 di Franco Baresi; purtroppo ero piccola quando giocava lui ma so benissimo quanto è stato forte ed importante per la storia del Milan".
Sulla gara contro la Juventus: "A livello mentale coach Morace ci ha caricato fin dal primo allenamento dicendoci che contro la Juventus avremmo dovuto concretizzare quelle poche occasioni di rete create; loro sono i campioni d'Italia in carica e restano la squadra da battere. Già prima del fischio d'inizio della partita eravamo molto cariche, quelle sono le partite che tutti vorrebbero giocare. Cosa ci ha detto coach Morace all'intervallo? Di togliere il freno con cui stavamo giocando nella prima frazione di gara, ha funzionato: nel secondo tempo abbiamo cambiato totalmente modo di giocare".
Sulla gara con il Florentia: "È vero, il difficile arriva adesso perché non possiamo sbagliare. Dobbiamo restare sempre sul pezzo e curare nei minimi dettagli ogni partita così come vuole la nostra coach. È una partita che sulla carta può sembrare più facile rispetto ad altre ma in realtà è difficile proprio per questo. Dovremo esser brave ad imporre il nostro gioco fin dall'inizio della partita. Noi portiamo una maglia che ha una storia importantissima e ogni volta che scendiamo in campo facciamo di tutto per onorare questi colori".
Sul derby di Coppa Italia: "Sarà il primo Derby di Milano in assoluto nella storia del calcio femminile e faremo di tutto, come sempre, per portare a casa il risultato. Noi giocatrici abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi: se volessero provare a vedere le nostre partite saremmo davvero felicissime perché potremmo dimostrare che vale veramente la pena guardarci giocare".
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