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I tempi cambiano, anche nel calcio. La prova, in questo momento storico, è proprio il Milan. Una volta i rossoneri facevano la storia sollevando trofei, qualcuno diventava Campione del Mondo, mentre ora la storia viene fatta da cambi di proprietà. I tifosi che prima si godevano trionfi e bel gioco ora assistono a scenari totalmente differenti. Alla mezzanotte di ieri tutti i rossoneri hanno cercato di capire se Yonghong Li avesse restituito a Elliott i 32 milioni anticipati dal fondo. La risposta è stata negativa. Ciò significa che il cinese non ha rispettato gli accordi. Ecco perché sarà proprio Elliott a subentrare alla guida del club. Yonghong Li e Paul Singer, dalla Cina agli USA. Attori protagonisti di questo infinito film, ma che presto potrebbero essere raggiunti da altre comparse. L'entrata in scena più probabile, scrive La Gazzetta dello Sport, è quella di Rocco Commisso, ma occhio sempre a Thomas Ricketts e Stephen Ross.
La sensazione, comunque, è che ormai Yonghong Li stia per uscire di scena. Potrebbe fare da intermediario tra Commisso e Elliott, ma non è certo. Il fatto che Yonghong Li avesse cambiato legali e provato a riallacciare con l'italo-americano lasciava pensare non volesse sparire. Ecco perché il mancato rimborso ha sorpreso un po' tutti. Yonghong Li ha speso centinaia di milioni e ora perde tutto per 32 milioni. E che senso avrebbe avuto sostituire i consulenti sapendo di stare per perdere tutto? L'ultima speranza di Yonghong Li è presentarsi domani mattina da Singer con un nuovo acquirente. Sarà difficile, però, convincere Elliott a non escutere subito il pegno e accettare l'offerta. Così il cinese eviterebbe di perdere in un colpo solo tutto il patrimonio investito nel club, rientrando almeno con una piccola percentuale come proprietario o ricavando almeno una partnership in Cina. Alleato suo potrebbe essere appunto Commisso, difficilmente i Ricketts. Il fatto che non si parli più del calabrese potrebbe anche significare che le parti abbiano firmato un nuovo accordo di riservatezza e siano vicine più che mai. Tuttavia c'è da tenere in conto che fino a mercoledì Commisso non sembrava molto disposto a trattare. C'è poi un'altra possibilità, ovvero . Potrebbe essere Alisher Usmanov oppure un altro magnate asiatico. Infine c'è una terza strada, quella dell'azione legale, che però potrebbe essere lunga e non portare a nulla.
Queste, ovviamente, sono tutte ipotesi verso cui vorrebbe andare Yonghong Li. Elliott, probabilmente, andrà nel senso opposto. Da domani il fondo può iniziare ufficialmente l'escussione del pegno. I Singer sono di fronte a un bivio-vendita: possono riscuotere e rivendere subito il club, all'alleato di Yonghong Li o a un altro e a questo punto tornerebbe in corsa la famiglia Ricketts e soprattutto Stephen Ross; oppure avviarsi verso un'asta internazionale che premi il miglior offerente sul lungo periodo. Nel frattempo gestirebbe il club, da solo o con dei soci, e potrebbe decidere di cambiare management. Fatto sta che il passaggio di proprietà, a poco più di un anno dal primo, è ormai a un passo. Bisogna solo capire stavolta verso chi sarà.
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